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22 dicembre 2024

Oderzo Motta

De Pin dice addio al Movimento 5 Stelle

La senatrice lascia. E dà in beneficienza i soldi non spesi

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

FONTANELLE - "Dopo una lunga e sofferta riflessione annuncio la mia uscita dal Movimento 5 Stelle". Lo annuncia la senatrice trevigiana Paola De Pin (in foto), nell'esprimere "piena solidarietà ad Adele Gambaro" e dissenso rispetto alla "reazione" del Movimento e alla "gogna mediatica".

 

"Il processo politico" contro Adele Gambaro "mi ha lasciato una profonda ferita". Così la senatrice Paola De Pin, nell'annunciare le dimissioni dal M5S. "Il pericolo adesso è che nessuno voglia esprimere il proprio disaccordo per paura delle conseguenze" e ci sia "autocensura dei parlamentari M5S. Se adesso facessimo calare un velo di omertoso silenzio verso la scellerata decisione di espellere un parlamentare solo per aver espresso opinioni non gradite, violeremmo i principi del Movimento e della democrazia".

 

Quello di Paola De Pin è il secondo addio al gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato. La parlamentare lascia in dissenso con l'espulsione della collega Adele Gambaro. "Desidero manifestare la mia piena solidarietà a Gambaro. E' evidente che le critiche da lei sollevate, giuste o sbagliate che fossero, avevano un carattere politico e non meritavano né la reazione che hanno provocato, né, tanto meno, la successiva gogna mediatica", sottolinea. "Ritengo che il dissenso, e la possibilità di esprimerlo, siano necessari e rappresentino l'essenza del dibattito democratico - aggiunge - Il pericolo adesso è che nessuno voglia esprimere il proprio disaccordo per la paura delle conseguenze. Temo pertanto che questo episodio porti all'autocensura dei parlamentari M5S. Non bisogna mai avere paura di esprimere le proprie opinioni. Se questo timore dovesse esserci, non vivremmo più in una democrazia, ma in un altro sistema, molto più oscuro e pericoloso".

 

"Se adesso facessimo calare un velo di omertoso silenzio verso questa scellerata decisione di espellere un parlamentare solo per aver espresso opinioni non gradite - prosegue De Pin - staremmo violando non solo i principi del Movimento 5 Stelle, ma anche quelli, ben più importanti, della democrazia". "Sono consapevole che queste dichiarazioni rendono impossibile la mia permanenza nel M5S - conclude - Non ho nessuna difficoltà a riconoscere che la mia elezione a senatrice si deve allo sforzo e all'impegno di Beppe Grillo che ha saputo entusiasmare milioni di italiani che hanno votato il M5S. Con altrettanta franchezza però devo ammettere che gli atteggiamenti e la linea di condotta degli ultimi mesi rischiano di distruggere il lavoro di cinque anni, lasciando uno strascico drammatico di apatia e disillusione. Una responsabilità che io non posso e non voglio condividere. E' anche per questo, al di là delle motivazioni contingenti, che ho deciso, con molto dolore, la separazione dal Movimento".

 "Mi riservo di presentare in futuro le mie dimissioni da senatrice. Fino a quando ciò non accadrà, porterò avanti lo stesso in Parlamento e nelle commissioni, i valori del Movimento in cui continuo peraltro a credere". "Per evitare ogni speculazione riguardo alle diarie - aggiunge - annuncio che darò in beneficenza tutti i denari non spesi per ragioni di servizio, come già mi ero impegnata a fare di fronte agli elettori, all'Associazione Nostra Famiglia di Conegliano che si dedica alla cura e alla riabilitazione delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva".

 

'No comment'. Sembra la parola d'ordine di oggi alla Camera dei deputati M5S sulla questione. Non vuole parlare di questo il capogruppo Riccardo Nuti e anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio è netto: "Mi volte chiedere della fiducia al dl emergenze? Di altro non parlo". Neppure Laura Castelli che il giorno dell'assemblea congiunta sull'espulsione di Adele Gambaro si è presa 'l'incaricò di affrontare telecamere e microfoni per spiegare le ragioni del voto oggi non ne vuole sapere di parlare di questa nuova uscita. "Non c'é niente da dire, è soltanto un parlamentare che vuole lasciare. Oggi si parla di cose più importanti: come la fiducia al dl emergenze e come questa forzatura verrà presa in Europa". Neppure il gruppetto di 'dissidenti' è loquace: per lo più i deputati conoscono poco la senatrice. "In ogni caso mi sembra debole la motivazione addotta dalla senatrice, quella della solidarietà. Una cosa del genere si fa e si spiega solo se ci sono delle questioni politiche inconciliabili oppure se il clima dentro il gruppo diventa troppo pesante " afferma un deputato.

 


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