Deriso perché gay, 15enne si toglie la vita
La procura di Roma apre un fascicolo
ROMA - La procura di Roma ha aperto un fascicolo atti relativi, dunque senza ipotesi di reato né indagati, sulla vicenda del ragazzino di 15 anni suicidatosi dopo essere stato deriso perché gay. E' stato incaricato di seguire il caso il procuratore aggiunto Filippo Laviani. Non si esclude che nel corso delle indagini possa essere ipotizzato il reato di istigazione al suicidio.
Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, lancia un appello al ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo ''perché indica una giornata di lutto nelle scuole con un minuto di silenzio''. ''Il suicidio del giovanissimo ragazzo romano merita la partecipazione di tutto il mondo della scuola", sottolinea.
"Questo - aggiunge - potrebbe essere un modo per tutti, soprattutto per gli studenti, di partecipare ad una tragedia umana che lascia un aspetto da chiarire: il ragazzo suicida era gay e non è escluso che sia stato vittima di azioni di discriminazione e di omofobia".
"L'omofobia è un male da cui la scuola non è indenne. Da un nostro recente sondaggio su 1000 giovani tra i 14 e i 18 anni risulta che la scuola è il contesto più spesso nominato con il 49% degli intervistati che dichiarano di avere subito forme di discriminazione o pregiudizio. Occorre reagire e fare azioni concrete per combattere l'omofobia".
(Adnkronos)