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27 aprile 2024

Vittorio Veneto

Dove è proibito il precariato, e non esiste la disoccupazione

Chiara e Renato, da Vittorio Veneto a Dubai

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VITTORIO VENETO - C'è sempre il sole. Nessuno è disoccupato. Le donne possono girare di sera senza paure. Ci sono un sacco di possibilità per il tempo libero. E' il Paradiso? No, è Dubai, uno degli Emirati Arabi, per come la raccontano Renato De Luca (classe 1981, di San Giacomo) e Chiara Barazzuol (classe 1978, di Vittorio Veneto) che non solo lì abitano, ma lì si sono pure sposati, domenica 9 dicembre 2012.

Che sia il matrimonio a far loro vedere tutto in rosa? Perché Dubai? Renato: ”Mi è stata fatta una proposta di lavoro a cui non volevo assolutamente rinunciare”.

E' stata una scelta difficile? Chiara. “Sapevamo che prima o poi l'occasione giusta per questa esperienza sarebbe arrivata ed eravamo pronti a coglierla. Non è stato neanche difficile lasciare tutto: l'eccitazione sopraffaceva la paura!”

Siete lì provvisoriamente o immaginate di trascorrere a Dubai tutta la vita e magari, crescervi dei figli? Renato: ”Se penso al mio futuro lontano sinceramente mi vedo a Vittorio Veneto. Ma per il momento qui ci troviamo davvero molto bene. La città è magnifica, splende sempre il sole e vi sono mille opportunità”.

In Italia se sei un trentenne hai quasi sicuramente a che fare con il precariato. Da voi? Chiara: “Qui il precariato non esiste per legge! Negli Emirati Arabi non si può stare per più di un mese se non si ottiene un visto di residenza. Che si ottiene quando si ha un lavoro. Non esistono ammortizzatori sociali, ma è perché non sono richiesti: non esiste la disoccupazione”.

Due aggettivi per definire la vita e la qualità della vita a Dubai? Chiara : “Alternativa e sicura. Dallo sport, allo svago, alla cultura, hai ogni tipo di offerta ad ogni ora del giorno. In assoluta sicurezza, anche per una donna che spesso si muove da sola”.

Dici Dubai e pensi alle Palme, ai grattacieli, allo shopping, al lusso, al divertimento. Corrisponde al vero? Chiara: ”Dubai è tutto questo, ma per fortuna è anche altro-. Quello che più ci colpisce è l'attaccamento della popolazione locale alla propria terra, al proprio governo e soprattutto al proprio sceicco e alla sua famiglia. Vi sono diverse celebrazioni nell'arco dell'anno a cui loro tengono moltissimo, e a cui noi stranieri siamo sempre benvenuti!”

Se dico “casa” cosa vi viene in mente? Dubai? Vittorio Veneto? Renato: “Negli ultimi 5 anni ho abitato in 4 case diverse... Ora come ora casa è dove siamo noi due”.

Negli Emirati si applicala legge islamica. La questione riguarda anche voi stranieri? Vi pesa? Chiara: “Pur se applicata in modo assai meno rigoroso che in altri paesi della penisola arabica, la Sharia costituisce il riferimento di base in materia di diritto civile e penale. Faccio un esempio: la convivenza fra uomo e donna non sposati è proibita e costituisce un reato punibile fino a tre anni di reclusione. L'effusione in luogo pubblico fra uomo e donna, anche il semplice bacio, è considerato offensivo nei confronti della morale islamica. Sono regole che vanno assolutamente rispettate da tutti, ma non abbiamo trovato alcuna difficoltà. Viviamo qui e ci adattiamo alle loro leggi”.

C'è qualcosa che vi manca dell'Italia? Chiara e Renato: ” La famiglia, ma grazie a Skype e altri mezzi alla fine siamo in contatto quotidiano con tutti e quindi ci sentiamo meno lontani di quello che siamo. Ci mancano le passeggiate lungo il Meschio dietro casa nostra, e poi lo spritz con gli amici...quelli di sempre!”

 

Tommaso Bisagno

 



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