Electrolux, firma con contestazioni per accordo su esuberi
Lo riferiscono fonti sindacali spiegando che il dissenso sarebbe maturato sostanzialmente sull'entità dell'incentivo all'esodo volontario, pari a 72 mila euro
| Ansa |
QUARTO D'ALTINO -SUSEGANA - Un accordo per la gestione di 164 impiegati tra le varie sedi di Electrolux Italia, tra cui Susegana, è stato firmato questo pomeriggio a Quarto d'Altino (Venezia), ma il documento potrebbe non avere validità dal momento che tra le Rappresentanze sindacali interne (Rsu) le sigle sono meno della metà e questo, secondo quanto si apprende, potrebbe vanificare l'intesa.
Lo riferiscono fonti sindacali spiegando che il dissenso sarebbe maturato sostanzialmente sull'entità dell'incentivo all'esodo volontario, pari a 72 mila euro, e sul metodo, dato che i rappresentanti nazionali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil avrebbero posto la loro sigla nell'ambito di un incontro ristretto con l'azienda senza un confronto preventivo con il coordinamento ampio giunto nel Veneziano da tutti i siti. In più, viene ancora evidenziato, nessuna firma sarebbe giunta, né dai sindacati territoriali né dalle Rsu, relativamente allo stabilimento di Porcia (Pordenone) rispetto al quale è stata annunciata per il prossimo 14 maggio l'apertura di una procedura di licenziamento per 95 operai. Se sarà accertato che l'accordo sottoscritto oggi non ha un numero di consensi sufficiente il dossier verrà avocato dal Ministero del Lavoro per una gestione straordinaria della vertenza.