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23 aprile 2024

Italia

Fabio Volo su Twitter: "Un rettore mi ha offerto una laurea ad honorem"

Sarcastica, la rete chiede allo showman bresciano: “E casomai la ritireresti tu o il tuo ghost writer?”

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ROMA - “Mi ha chiamato un rettore: vogliono darmi una Laurea ad honorem per i miei libri e per la radio. Non so se accettare. Comunque grazie”. In pochi caratteri, con la brevità forzatamente imposta dai 140 caratteri massimi di un tweet, Fabio Volo, all’indomani dell’annuncio della paternità, ha comunicato ai suoi “seguaci” la singolare offerta ricevuta da un non meglio precisato Ateneo italiano.

Quarantun anni, un diploma di scuola media inferiore in tasca, Fabio Volo (nome d’arte di Fabio Bonetti) è certamente un soggetto poliedrico: attore, scrittore, conduttore radiofonico, conduttore televisivo, doppiatore e sceneggiatore, nel 2011 i suoi romanzi avevano già venduto oltre 5 milioni di copie in Italia.

 

“Incarna il prototipo dell’uomo qualunque (la storia dell’ex panettiere la sanno anche i bambini) che un po’ per talento, un po’ per fortuna, ha avuto successo” scriveva di lui Panorama, qualche tempo fa, per spiegare le ragioni dell’affetto del pubblico per Fabio Volo. Ma tutto ciò è sufficiente, si chiede più d’uno, per meritare una laurea ad honorem? Lauree honoris causa, ultimamente, piovono un po’ ovunque. Da Valentino Rossi a Aung San Suu Kyi, da Arrigo Sacchi a Vasco Rossi, da Luciano Ligabue a Don Ciotti, sono solo alcuni tra coloro che più o meno meritatamente, sono diventati (o ri-diventati) dottori grazie a provvedimenti di questo tipo.

 

Che sia tra i “meritevoli” o meno, certamente l’annuncio di Fabio Volo non ha asciato indifferente la rete, che si è divisa in favorevoli e contrari. Tra i secondi, c’è chi snobba: “Ringrazia la riforma universitaria e il fatto che ogni Uni deve cercasse i fondi da sola. E' marketing, zio.” ha twittato qualcuno, dalla parlata tipicamente romanesca, “Classico esempio di rettore che non regge l'alcool” ha sentenziato un altro. C’è chi si arrabbia, magari pensando alla fatica che sta facendo per conquistarsi il titolo e twitta “sto per dare fuoco al mio libretto” o “ho sputato”. Ma il meglio di sé, come sempre, la rete lo dà in fatto di sarcasmo ed ironia: da “io dice Fabio Volo può prendere laurea in architettura degli interni, per tutti tavoli addrizzati con suoi libri sotto piede” a “mio nipote ha preso otto in greco! mille grazie a Fabio Volo per le ripetizioni, soldi ben spesi, lo consiglio a tutti”.

 

E voi, laureati e non, che ne pensate? Un dubbio c’è: si tratta, forse, di una burla dello showman?

BDN

 



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