IL FADALTO TACE
Il territorio è costantemente monitorato. Giovedì nuovo vertice per il COC intercomunale
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - A dieci giorni dal primo incontro, si riunisce nuovamente il Centro Operativo Intercomunale incaricato di monitorare il fenomeno dei boati del Fadalto e pianificare azioni di prevenzione.
Sebbene sia dallo scorso 8 febbraio che la popolazione della Val Lapisina non avverte alcun boato provenire dalle viscere della terra, continua costantemente l'opera di monitoraggio da parte del CRS di Udine, che sul territorio ha posizionato ben sette sismografi mobili.
Giovedì 24 febbraio alle 17 in Municipio sono stati convocati, così come preannunciato nel primo incontro, tutti i responsabili delle rete infrastrutturali come Enel, Anas, Ferrovie, Autostrade e Acquedotto che gravitano sulla Val Lapisina.
«Verificheremo - spiega l'assessore alla Protezione Civile Mario Rosset - se tutti sono a posto con le norme antisismiche e se sono dotati di piani di emergenza ed evacuazione». Un'eventuale danneggiamento delle reti infrastrutturali presenti in Val Lapisina avrebbe delle ricadute ben più ampie del territorio vittoriese, basta pensare che l'acquedotto serve gran parte della provincia di Treviso. «L'obiettivo - aggiunge il sindaco Gianantonio Da Re - è creare un piano di evacuazione coordinato per fronteggiare un'eventuale emergenza».
Procede già da qualche giorno la mappatura degli edifici pubblici e di interesse pubblico presenti in città, così come stabilito come prima azione dal primo incontro del COC intercomunale.