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28 marzo 2024

Nord-Est

Famiglia rifiutò la chemio, Procura apre fascicolo sulla morte di Eleonora

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Famiglia rifiutò la chemio, Procura apre fascicolo sulla morte di Eleonora

PADOVA - Il procuratore capo della Repubblica di Padova Matteo Stuccilli ha aperto un fascicolo per atti relativi in merito al decesso di Eleonora, la 18enne padovana morta dopo aver rifiutato le cure chemioterapiche. Lo si è appreso da fonti giudiziarie, secondo le quali il fascicolo non ha, al momento, indagati o ipotesi di reato.

 

L'indagine è affidata al procuratore aggiunto Valeria Sanzari. Per Lino Bottaro, padre di Eleonora, la scelta della figlia è stata consapevole e frutto di una sua valutazione personale, influenzata dal caso di una cara amica con la quale condivideva la classe.

 

Studentessa dell'istituto agrario, Eleonora era stata colpita dalla malattia all'inizio di quest'anno. I medici avevano consigliato cicli di chemioterapia, ma i genitori si erano rifiutati e avevano firmato le dimissioni dall'ospedale della figlia, all'epoca minorenne. L'Usl aveva segnalato il caso al Tribunale dei minori, che aveva decretato la decadenza della patria potestà genitoriale, affidando la giovane alla tutela di un medico. La famiglia si era opposta anche alla decisione dei giudici, e, con il supporto di un avvocato, aveva proseguito sulla strada alternativa a base di cortisone e, nelle ultime settimane, di dosi di vitamina C. Trattamenti che non hanno evitato la morte della giovane.

 

Eleonora nel marzo scorso aveva fatto giungere in tribunale una lettera a sua firma, rilevando che sulla base delle sue conoscenze "sono più i morti dopo la chemioterapia rispetto a quanti al giorno d'oggi sono ancora in vita". A sostegno della sua tesi, erano state raccolte dagli amici della famiglia Bottaro 200 firme portate in Tribunale per consentire alla giovane di curarsi come credeva.

 



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