La filiera “come una volta” dei fratelli Nascimben
Mente per pianificare e braccia per lavorare
| Sara Armellin |
CASIER - Sembra quasi impossibile che nella campagna altamente urbanizzata di Casier, tra zone industriali, villette a schiera e rotonde, possa esistere un’isola felice e razionale come l’azienda agricola Nascimben. Ma parlando con Manuel, classe 1990, e Samuele, classe 1993, si capisce che le motivazioni sono forti e ben radicate nella tradizione agricola di famiglia, che da sempre ha coltivato i campi intorno alla grande casa colonica, dove tuttora abitano nonni, zii e cugini, dediti parimenti a varie attività contadine.
Il sistema che hanno messo in piedi i due fratelli Nascimben è razionalmente perfetto, forti della laurea in agronomia di Manuel e della dedizione che solo chi vive a contatto con il lavoro quotidiano dei campi sa esprimere. Basta pensare che dietro alla casa dei nonni tengono ancora la piccola stalla di famiglia, con 7 vacche e 3 splendidi vitelli che succhiano felici il latte dalle loro madri: quindi non per ricavare latte da destinare a caseifici, o carne da vendere a macelli.
La stalla serve per l’uso famigliare di carne e per avere letame buono, fresco e di origine sicura, con cui concimare i campi. Per lo stesso motivo, nei recinti vicino ai magazzini degli attrezzi, scorrazzano beati 2 cavallini, 5 caprette, 7 maiali, quagli e galline, per la gioia anche dei bambini che accompagnano genitori e nonni a fare la spesa di frutta e verdura dai Nascimben. Nei 20 ettari Samuele coltiva le orticole di stagione: crucifere, finocchi, rape, zucche, cipolle, porri, biete e radicchio in autunno - inverno; fagiolini, asparagi, pomodori, melanzane, borlotti, peperoni, zucchine, gentile, cetrioli e fragole in primavera - estate.
Il tutto rispettando in modo ferreo le rotazioni colturali, intervallando le orticole anche con cereali, soia e erba medica, che vengono utilizzate per produrre in proprio il foraggio per gli animali. Che ricambiano felici con letame fresco: una filiera perfetta, come si è sempre fatto nelle nostre campagne fino al secolo scorso, quando i “garage” delle case erano abitati da vacche e maiali e non da auto e scooter. Il lavoro, chiaramente, è immenso e quotidiano: ma la buona pianificazione agricola, con i trapianti scaglionati in base alle esigenze di raccolta, e un uso ragionato della lotta integrata permette a Samuele di raccogliere ogni mattina, settimana dopo settimana la verdura destinata alla vendita al dettaglio, che avviene solo di pomeriggio nel piccolo negozio dentro alla loro casa, curato da Manuel e dalla madre Fabiola.
Cosi evitano gli sprechi e, in caso di abbondanza, le verdure in eccesso vengono conferite al Mercato Ortofrutticolo di Treviso. Per il radicchio invece c’è un canale preferenziale con il Consorizio, dal momento che siamo a Casier, in pieno territorio IGP. Le freschissime acque del canale Dosson e la terra di medio impasto consentono di ottenere eccellente radicchio tardivo: quest’anno Samuel ha piantato quasi 120 mila piantine nei terreni che ha preso in affitto vicino al centro di Dosson.
Solo per i trapianti e per il laborioso processo di imbianchimento e toilettatura interviene personale specializzato: durante il resto dell’anno, i fratelli Nascimben lavorano i loro campi e curano gli animali da soli, grazie a un’ottima pianificazione, alla tenacia delle sveglie all’alba e all’aiuto di un efficiente parco di mezzi agricoli di proprietà. Il risultato sono ortaggi di stagione buoni, richiestissimi dalla clientela locale.
Dulcis in fundo, oltre alle orticole e al nuovo impianto di fragole in serra, i Nascimben producono anche insaccati con i loro maiali, grazie a un piccolo laboratorio domestico in PPL: un modo per mettere a integrazione del reddito agricolo l’immancabile tradizione invernale di “fare su il maiale”.