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17 settembre 2024

Vittorio Veneto

Fiorella Foti ricorda la figura di Mario Botteon

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Mario Botteon

VITTORIO VENETO - Nel momento in cui una grande e nobile figura quale quella di Mario Botteon ci ha lasciato, vorrei permettermi di segnalare come vada sottolineato - oltre al suo convinto, appassionato impegno nel campo politico e sociale - anche il grande apporto a livello culturale, sempre da lui espresso a vantaggio della comunità vittoriese.

Mario (il sempre gentile, onesto, generoso Mario, mai autoreferenziale, mai sopra le righe...) per oltre vent’anni è stato il prezioso e imprescindibile punto di riferimento del Concorso Nazionale Biennale di Violino “Premio Città di Vittorio Veneto” e delle collaterali Rassegne per Archi “Mario Benvenuti”. Ai tempi della mia ultratrentennale direzione artistica, ebbi all’inizio la fortuna e il privilegio di lavorare a fianco di grandi persone che avevano fondato la manifestazione: dall’ ideatore, il mio adorato M° Benvenuti, a coloro che lavoravano con entusiasmo per farla crescere, come (due nomi tra tutti) il sig. Dario De Bastiani e il mio amato professore d’Italiano al Liceo Classico e Sindaco della Città, il prof. Aldo Toffoli.

Tutte persone che avevano un tratto, una signorilità, un carisma, che non potevano non lasciare un profondo segno in chi li incontrava.
E poi sul finire degli Anni Ottanta arrivò la preziosa elezione a Sindaco di Mario Botteon, che (affiancato dall’altrettanto entusiasta Assessore alla Cultura Giuseppe Bortoluzzi) diede nuovo vigore a Concorso e Rassegne. All’epoca Maestri come Ughi, Accardo, Giuranna, Zanettovich, Ferrari, Carmignola, Farulli - per citarne solo alcuni tra quelli che si sono via via succeduti - a titolo di puro volontariato dedicavano la loro qualificata opera alle manifestazioni vittoriesi, indicando strade da seguire, novità da introdurre e migliorie da apportare.

Ebbene, Mario (Presidente delle manifestazioni, nella sua veste di Sindaco della Città) era sempre pronto a recepire e a far attuare le indicazioni fornite dai componenti di questo Comitato Artistico, tanto che, con sincera riconoscenza e ammirazione, al termine dei suoi mandati fu “obbligato” dai suoi componenti a restarvi in qualità di Presidente Onorario, e fino al 2005 (anno in cui finì l’avventura di tutti noi) continuò a lavorarvi con impegno, determinazione ed entusiasmo.

Personalmente non ho ricordi di una sola circostanza, sia da Sindaco che in seguito, in cui in quasi vent’anni abbia disertato una delle nostre riunioni!... Non potrò mai dimenticare la sua voce rotta dall’emozione, quando nell’ottobre del 1998 gli comunicai telefonicamente che l’Assemblea dei 22 Delegati dell’EMCY (European Music Competition for Youth), riunita quell’anno ad Oslo, aveva approvato la mia relazione e accolto le manifestazioni vittoriesi quali rappresentanti dell’Italia nel prestigioso Ente europeo.

Aveva subito compreso, con la sua lungimiranza e modernità di vedute, che tale prospettiva avrebbe aperto nuove e importanti opportunità ai premiati di Vittorio Veneto, per proiettarli in una dimensione concertistica di respiro internazionale, e di riflesso avrebbe consentito anche alla manifestazione di godere di appoggi di sponsor, di premi speciali, di decine di borse di studio offerte per i giovani , di prestigiosi concerti per i vincitori del Concorso da parte delle più titolate Istituzioni concertistico-orchestrali....

E non posso neppure dimenticare che, all’inizio dei miei otto anni in qualità di Delegato per l’Italia (soprattutto quelli trascorsi in veste di componente del Board, dopo l’elezione del 2002 al Congresso di Altea, in Spagna), fu proprio il Presidente Botteon a rendersi conto della necessità di un supporto per finanziare l’attività nell’ambito-EMCY dei giovani premiati nel Concorso e nelle Rassegne.

Nacque così la “MusicArchi”, un’Associazione alla quale Mario diede vita, assieme al compianto dott. Bortoluzzi e alla dott.ssa Paola Gerometta, allo scopo di aiutare nei loro percorsi all’estero i giovani musicisti meritevoli, e favorendo anche gli scambi con i premiati di altri concorsi, i quali dal 1999 al 2005 furono invitati a suonare a Vittorio, in apertura della manifestazione. Ancora oggi, affermati musicisti quali i componenti del Quartetto di Cremona, il Trio Malipiero , il Quartetto Pezzé, Markus Placci, il Trio dei fratelli Broz, fino all’allora sedicenne vincitrice del Concorso nella mia ultima presenza a Vittorio Veneto, Laura Marzadori (oggi primo violino di spalla dell’Orchestra della Scala) ricordano con gratitudine che grazie a questo sostegno poterono girare per l’Europa e farsi conoscere, suonando nelle più prestigiose sale e teatri di Spagna, Svizzera, Germania, Francia, Austria, Ucraina, Russia.... Certo, tutte parentesi che ormai appartengono al passato.

Ma, se è vero che dalle nostre radici e dalle paradigmatiche figure di spicco si debba trarre insegnamento, credo che una persona così, la sua storia e le sue azioni, siano e debbano essere anche presente e futuro.
Penso che Mario costituisca una preziosa eredità da custodire con rispetto e orgoglio da parte di tutta una comunità, nella quale ha saputo trasferire non solo le sue idee, ma tutto il suo vissuto, impegnandosi con disinteresse, con generosa dedizione e con inestinguibile passione per la crescita civile e sociale .

E facendolo sempre con spiccata personalità, ma anche con la modestia, con il tratto garbato, con la capacità di ascolto che costituivano forse il tratto più evidente della sua personalità.
Mancherai a tutti. Ciao Mario.

 

Fiorella Foti


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