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10 agosto 2024

Italia

Furto in casa al top delle preoccupazioni, Toscana più colpita

Confedilizia, più temuto di aggressioni, al Sud meno casi del Nord

| Ansa |

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Furto in casa al top delle preoccupazioni, Toscana più colpita

ROMA - Il furto in casa è il reato che gli italiani temono di più: sono il 52,8%, secondo il Censis, coloro che hanno paura che i ladri entrino nella propria abitazione, molto più di coloro che, invece, si preoccupano per possibili aggressioni e minacce, il 22,1%, o che sia loro rubata l'auto, il 16,1%. Eppure la tendenza nel tempo è alla diminuzione. Secondo quanto riporta Confedilizia in base alle elaborazioni Istat dei dati del ministero dell'Interno, anche dopo l'uscita dalle restrizioni legate al Covid che avevano fortemente limitato il fenomeno, non si è tornati ai livelli pre-pandemici.

Nel 2023 le vittime dei ladri di appartamento sono state 8,3 ogni 1.000 famiglie, più che nel 2022 (7,6), ma meno rispetto al 2019 quando a essere colpite sono state 10,3 persone ogni mille nuclei. I numeri cambiano molto in base all'area geografica: al primo posto - quasi a sorpresa rispetto alle statistiche su altri tipi reato - c'è la Toscana, dove l'anno scorso ci sono state 13,4 vittime ogni 1.000 famiglie, mentre all'estremo opposto si trovano la Sardegna, la Basilicata e la Calabria, con, rispettivamente, 2,9, 3,1 e ancora 3,1 persone interessate ogni mille nuclei familiari. In generale nel Mezzogiorno le vittime sono state meno della metà rispetto al Nord-Est, 5,1 ogni 1.000 famiglie contro 10,4, visto che molti sono stati i furti anche in Veneto, 11,5 ogni mille nuclei.

Al di sopra della soglia dei 10 è risultata pure la Lombardia, con 10,3. Guardando ai dati del Censis e delle Forze di polizia sulle denunce 2022 è nella provincia di Pisa, spiega Confedilizia, che si registra il numero più alto ogni 100mila abitanti: 420, seguita da Pavia, 389, e Monza e Brianza, 360. Le statistiche risentono della possibile maggiore o minore tendenza a denunciare, ma comunque agli ultimi posti si trovano alcune province rurali e meno densamente popolate di Mezzogiorno e isole: Crotone, Nuoro e Oristano, in cui i casi di furti nelle abitazioni sono stati rispettivamente 56, 59 e 60 100mila persone. Le città metropolitane in media vedono dati simili a quelli del resto del Paese: Bologna, Firenze e Venezia contano oltre 30 furti denunciati per 100mila abitanti, Roma e Milano sono rispettivamente a 27 e 28 denunce. Il confronto con il 2019 dimostra che in tutte le metropoli si è verificato un calo dei furti, con l'eccezione di Roma e Napoli dove, invece, c'è stata una crescita di circa il 10%. La riduzione è stata più accentuata in Sicilia e Sardegna, dove è stata superiore al 40%. Sempre il Censis mostra che la diminuzione delle denunce, comunque, era cominciata dal 2015, all'indomani del picco di 259.095 furti del 2014, scesi poi a 167.147 nel 2019 e ai circa 148mila del 2023, quasi il 43% in meno di 9 anni prima.


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