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08 ottobre 2024

Treviso

Furto e rapina a Treviso e Preganziol: due arresti

Sono un 56enne evaso dagli arresti domiciliari e un 43enne gli autori dei furti ai danni di una pizzeria sul Terraglio e la tabaccheria di viale Monfenera

| Isabella Loschi |

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rapinatori tabaccheria treviso

TREVISO/PREGANZIOL - Identificati e arrestati dai carabinieri di Treviso i due presunti autori di un furto e di una rapina commessi il 9 e 10 aprile scorsi ai danni di una pizzeria-ristorante a Preganziol e di una tabaccheria a Treviso.

Si tratta di un 56enne originario della provincia di Roma esatto dagli arresti domiciliari, che - secondo le indagini dei Carabinieri di Treviso sotto la direzione della locale Procura della Repubblica - avrebbe fatto da “palo” al complice utilizzando il proprio scooter per giungere sui luoghi dei delitti e poi allontanarsi rapidamente dagli stessi e di un 43enne veneziano, sorvegliato speciale, che in entrambe le occasioni sarebbe materialmente entrato nei due esercizi per appropriarsi del denaro.

I due lo scorso 9 aprile si erano introdotti nella pizzeria-ristorante L’Albera di Zeus lungo il Terraglio forzando la porta sul retro dell’esercizio ed avevano asportare il registratore di cassa, impossessandosi di circa 300 euro. Mentre il giorno seguente, 10 aprile, hanno preso di mira la tabaccheria di viale Monfenera, arrivando, in questo caso, a minacciare con un pugnale e a colpire con delle spinte il gestore della tabaccheria per poi scappare, sempre a bordo dello scooter, con circa 600 euro.

I due indagati dovranno ora rispondere di furto e rapina aggravata e lesioni aggravate in concorso. Fondamentali, per l’identificazione dei due malviventi, oltre ai vistosi tatuaggi, la collaborazione di cittadini e l’esame delle telecamere di videosorveglianza dei luoghi interessati dagli eventi criminosi che avevano consentito ai militari dell’Arma, già pochi giorni dopo i fatti, di identificare il duo e di rinvenire e sequestrare, nel corso di un blitz a casa del 43enne, alcuni indumenti e i caschi indossati proprio nel corso dei “raid” criminosi. Proprio durante la perquisizione a casa del 43enne era stato trovato il 56enne, che vi aveva trovato riparo dopo essere evaso dagli arresti domiciliari cui era sottoposto in forza di un provvedimento del Tribunale di Sorveglianza lagunare per reati contro il patrimonio: i carabinieri lo hanno quindi tratto in arresto.

Il 43enne, rintracciato a Marghera grazie alla sinergica collaborazione con i Carabinieri di Mestre, è stato associato alla casa circondariale di Treviso mentre al 56enne il provvedimento è stato notificato in carcere a Frosinone dove si trovava ristretto a seguito dell’arresto per evasione.


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