Gentilini si auto-candida sindaco: "Non ho più intenzione di fare il vice di nessuno"
Da vedere, però, se il direttivo della circoscrizione della Lega convocato per giovedì sarà d'accordo o arriverà allo strappo
| Mauro Favaro |
TREVISO – Gentilini si auto-ricandida a sindaco di Treviso. Stavolta, almeno a sentirlo mentre fa rimbombare l'atrio di Ca' Sugana, in modo ufficiale. “Mi sono rotto di fare il vice – ha spiegato ieri rompendo gli indugi – la salute tiene e la testa pure e così ho deciso di annunciare che io mi ricandiderò: non ho più intenzione di fare il secondo di nessuno”.
“Caner? Potrebbe puntare al Parlamento. Così come Muraro, visto che se ora spariscono le Province bisognerà pur trovargli qualcosa
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Rimane da vedere, però, se il direttivo della circoscrizione della Lega di Treviso, che si riunirà giovedì sera proprio per affrontare la questione delle prossime comunali, confermerà la scelta o arriverà allo strappo. Ma la Sceriffo non se ne cura certo troppo. “O faccio il sindaco – insiste – oppure qui vanno tutti a casa”. Il tutto in barba alla carta d'identità che dice che in caso di elezione Gentilini inizierebbe a fare il primo cittadino all'età di 83 anni e lascerebbe il posto all'età di 88 anni. Troppi? Non per lui. “Perché dovrebbero essere troppi i miei anni – ha chiesto più volte – e non quelli di Napolitano?”. Domanda retorica per alcuni versi ineccepibile.
Cosa ne sarà, dunque, della giostra di nomi che nei mesi scorsi volevano sì lo Sceriffo candidato, ma come vice di qualche faccia relativamente nuova per il piano nobile di Ca' Sugana? “Non c'è praticamente nessuno che conosca la città come la conosco io e che abbia la mia esperienza", tira dritto. Nemmeno Caner? “Lui potrebbe puntare al Parlamento – chiude – così come Muraro, visto che se ora spariscono le Province bisognerà pur trovargli qualcosa”.