Imu: comuni piccoli più efficienti di Treviso per Un' Altra Treviso
La polemica di Calesso sul pagamento dell'Imu
| Isabella Loschi |
TREVISO – Si avvicina il 17 dicembre, termine ultimo per i cittadini per effettuare il pagamento della seconda rata dell'Imu, l'imposta sugli immobili, di prima e seconda casa, introdotta dal governo Monti. Oltre il 70% dei comuni della provincia di Treviso, ha deciso l'applicazione delle aliquote standard nazionali: cioè per la prima casa l'imposta dello 0,40% e per la seconda dello 0,76%.
L’amministrazione del comune di Treviso, ha messo a disposizione dei cittadini un ufficio specifico in cui vengono assistiti nel calcolo dell’importo dell’Imu che devono pagare. «Troppo poco - secondo Luigi Calesso di Un’Altra Treviso – perché in altri comuni della nostra provincia ad esempio quello di Maserada di Piave, hanno recapitato a casa di tutti i cittadini interessati dal pagamento dell’imposta il modello F24 già compilato e pronto per essere pagato. Queste amministrazioni – spiega - hanno effettuato il calcolo del pagamento dell’Imu relativo a tutti gli immobili presenti sul loro territorio e hanno predisposto i modelli fiscali per il pagamento e li hanno consegnati casa per casa. Perché l’amministrazione comunale più importante della provincia non è stata in grado di offrire lo stesso servizio che hanno predisposto comuni più piccoli? -chiede il portavoce di Un’Altra Treviso - Se non ci si era riusciti all’epoca del versamento della prima rata non c’era forse tutto il tempo per predisporre, almeno, gli F24 per il pagamento del saldo dell’IMU?».
«E’ vero che in città il numero dei pagamenti dell’imposta è maggiore rispetto a quello di comuni minori ma è altrettanto vero che i nostri uffici comunali sono molto più strutturati di quelli dei comuni più piccoli. Le spese sarebbero state indubbiamente maggiori ma anche il bilancio del Comune di Treviso è molto più alto di quello dei comuni minori. Perché l’amministrazione cittadina - conclude - non si è fatta carico di questo servizio ai cittadini che, tra l’altro, avrebbe contribuito a ridurre i casi di mancato od errato pagamento dell’imposta, oltre a ridurre i problemi per i contribuenti».