IMU, POSSAMAI: «AGRICOLTORI IN GINOCCHIO»
Il consigliere regionale concorde con il presidente di Coldiretti che ha lanciato il grido di allarme
TREVISO – "La gravità della situazione, alla vigilia della scadenza dei pagamenti dell’IMU prevista per il prossimo 18 giugno, è ora e finalmente sotto gli occhi di tutti". L’allarme lanciato dal presidente di Coldiretti Treviso Fulvio Brunetta raccoglie l'appoggio del consigliere regionale leghista Gianpiero Possamai.
"L’Imu, così come l’ha concepita il governo, è una tassa che moltiplica esponenzialmente la vecchia Ici - afferma Possamai. - Per i terreni agricoli, infatti, il decreto legge dispone che il valore della base imponibile sia costituito dal reddito catastale (rivalutato del 25%) con un moltiplicatore pari a 130 (in precedenza era 75). Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali il moltiplicatore è invece pari a 110. L’aliquota Imu per i terreni agricoli è fissata allo 0,76%. La nuova Imu peraltro fa tramontare il vecchio regime dell’Ici che consentiva sgravi d’imposta decrescenti al crescere della base imponibile.
Per un terreno seminativo - continua - questo si traduce in un aggravio di oltre il 500%, ovvero 6 volte rispetto alla vecchia Ici, senza che gli agricoltori ricevano in cambio alcun aumento di servizi. Concordo pertanto nei fatti con la protesta e l’allarme del settore agricolo, che nei numeri, dal 2008, è l’unico ad aver retto alle crisi che si sono succedute, investendo in qualità e promuovendo l’imprenditoria giovanile".