Incidente di Bradizzo, la procura: violate le misure di sicurezza. Sindacati pronti a scioperare
Sul loro sito Ferrovie dello Stato spiega: “I lavori sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno”. Indaga la Procura di Ivrea
| Nausica Dal Cin |
Ferrovie dello Stato sul suo sito FsNews ha commentato l’incidente ferroviario di ieri a Brandizzo, in cui cinque operai hanno perso la vita: “Per quanto riguarda la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 chilometri orari. La questione è altra: i lavori, secondo procedura, sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno”. RFI spiega poi che sotto indagine è ora il rispetto della procedura di sicurezza vigente: “Infatti, questo genere di interventi di manutenzione, che nello specifico riguardavano il cosiddetto armamento (binari, traverse, massicciata), RFI le affida anche a imprese esterne qualificate e certificate, e si eseguono come previsto in assenza di circolazione dei treni. Il cantiere può essere attivato, quindi, soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa del cantiere, in questo caso dell’Impresa, ha ricevuto il nulla osta formale ad operare, in esito all’interruzione concessa, da parte del personale abilitato di RFI”. L’azienda ha precisato inoltre che il conducente del treno era sicuro che a quell'ora nessuno avrebbe dovuto transitare e men che meno lavorare.
Intanto indaga la procura di Ivrea, la cui procuratrice capo Gabriella Viglione, come si legge su RaiNews, fa sapere che ci sono state “gravi violazioni della procedura di sicurezza al momento dell'incidente”. Poi aggiunge. “Quanto accaduto ha reso palese che il meccanismo di garanzia non era sufficiente a tutelare un lavoro così delicato in una sede pericolosa come quella dei binari ferroviari. Ci sono profili di responsabilità per i quali saranno a breve indagate alcune persone”.
Il ministro dei trasporti Matteo Salvini intanto fa sapere che “il ministero nominerà anche una commissione d’inchiesta interna, perché nel 2023 non si può morire di notte lavorando sui binari. Qualcosa non ha funzionato, c'è stato un errore umano”. Mentre Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, fa sapere in una nota: "L'indignazione e il cordoglio non bastano più, è il momento di agire, questa strage va bloccata immediatamente: domani (oggi, ndr) si fermeranno per quattro ore, per uno sciopero nazionale, i dipendenti della società Rfi, addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alle infrastrutture. Altri due scioperi sono previsti per lunedì a Vercelli e in Piemonte”.
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