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29 marzo 2024

Oderzo Motta

Lapide sulla tomba, un anno dopo

Il paese si mobilità per ricordare Natalina Barbazza

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Lapide sulla tomba, un anno dopo

 

CIMADOLMO – La signora era morta lo scorso anno ma nessuno si era premurato di darle sepoltura.

 

Dopo il decesso avvenuto nel febbraio 2012 era stata tumulata senza lapide. E così volontari e associazioni si sono mobilitati per onorare la memoria di Natalina Barbazza, deceduta poco più di un anno fa a 65 anni causa di un tumore fulminante. 

 

Dopo il funerale, visto che nessuno si era fatto avanti, il Comune aveva concesso lo spazio per una sepoltura, senza tuttavia segni distintivi sulla tomba a terra. La tomba era rimasta senza lapidi per circa un anno. 

 

La storia è resa nota dall’associazione Black Sheep di Cimadolmo, realtà che da quasi due anni gestisce gli impianti sportivi di Cimadolmo e che si occupa anche di qualche piccola causa sociale. «Dopo il decesso di Natalina, non molto conosciuta in paese, purtroppo nessuno si era fatto avanti per il disbrigo delle pratiche del caso» spiegano dal gruppo.

 

«Una cara amica di Natalina si è dunque preoccupata di raccogliere i fondi per poterle realizzare una tomba dignitosa» spiegano dall’associazione. Da qui il passaparola che ha unito nell’intento l’associazione Black Sheep appunto, la ditta Moras, l’associazione Voluntas, il gruppo Alpini di Cimadolmo e alcuni privati cittadini di San Michele di Piave.

«Il comune di Cimadolmo, che ringraziamo, ha contribuito al funerale e allo spazio al cimitero di San Michele di Piave, poi il resto l’ha fatto il volontariato».

 

Da circa un mese ecco dunque la nuova lapide con il nome e le date. 

 



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