MARENO DI PIAVE - La storia della scuola di Campagnola è nota da decenni e ora giunge ad un felice epilogo.

L'edificio un tempo accoglieva un'azienda che produceva blocchi in cemento non senza disagi per la vicina scuola. Da quanto la produzione è stata bloccata, l’attenzione si è concentrata sulla copertura in eternit dell'ex azienda: la paura era che dal tetto fossero rialasciate fibre libere cancerogene.

L’amministrazione si era mossa dal 2003, con delle prime verifiche strumentali, ripetute poi nel tempo dall’ARPAV, tutte con esito negativo. Il comune ha poi avviato un confronto con la proprietà Rovere sui piani manutentivi del fabbricato, coinvolgendo per le proprie competenze sia ARPAV che ASL.

“Non è stato un confronto semplice – spiega il vicesindaco Stefano Donadello che coordinava il gruppo di lavoro con il Sindaco e l’assessore alla cultura Padoan interfacciandosi con i comitati genitori e le istituzioni scolastiche e di controllo – ma ero molto fiducioso sulla modalità di impostazione che portasse a ragionare concretamente sui problemi senza che nessuno si arroccasse su posizioni pregiudiziali”.

Il piano di manutenzione ha suggerito un intervento di copertura e protezione dell’amianto che di fatto oggi è come non ci fosse, visto che è bloccato come un sandwich da elementi protettivi di sopracopertura in vari strati.