"L'ex ospedale Guicciardini resta Covid hotel e centro di prima accoglienza profughi"
L'Ulss2: "Nel mese di maggio abbiamo registrato l'arrivo di soli 35 profughi ucraini"
| Isabella Loschi |
VALDOBBIADENE - A più di tre mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, sono sempre meno le persone in fuga dalla loro terra che arrivano in Provincia di Treviso. Il flusso costante dei profughi ucraini registrato nei mesi scorsi si è drasticamente ridotto.
A confermarlo i dati dell’Ulss2 sul numero di tamponi eseguiti ai profughi entrati nel nostro territorio, per verificare eventuali positività al Covid. “Ieri non abbiamo fatto nemmeno un tampone, così come sabato. Mentre venerdì abbiamo somministrato il tampone a quattro persone. Il numero di rifugiati ucraini in arrivo in questo momento è bassissimo - conferma il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi - Rispetto alle oltre mille persone arrivate nel mese di marzo e le oltre 340 di aprile, nel mese di maggio abbiamo accolto solo 35 rifugiati. Possiamo dire, ad oggi, che il fenomeno si sta ridimensionando”.
Gli eventuali profughi positivi al Covid, così come turisti in arrivo o partenza dalla Marca, che non hanno un posto per trascorrere la quarantena saranno trasferiti al Covid Hotel che resta all’ex ospedale Guicciardini di Valdobbiadene. “Al Guicciardini abbiamo deciso di mantenere un piano con 30 posti letto dove saranno indirizzate le persone positivi al Covid - spiega Benazzi - mentre un altro piano dell’ex ospedale è adibito a centro di accoglienza temporanea per i profughi”.