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18 aprile 2024

Treviso

A LUGLIO APRE LA NUOVA SEDE DELLA PROVINCIA

I lavori proseguono secondo il cronoprogramma. Il Sant'Artemio sarà fruibile dalla prossima estate

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

A LUGLIO APRE LA NUOVA SEDE DELLA PROVINCIA

Treviso - Il 2009 porterà ai trevigiani, anche a quelli che ne contestano l’utilità, la sede della nuova Provincia. Ma il Sant’Artemio sarà anche altro. Per esempio un ampio parco fruibile tutti i giorni e in futuro anche un ostello per i giovani dove poter soggiornare a prezzi agevolati e un museo dedicato alla psichiatria.

Il trasferimento degli uffici è previsto per il prossimo luglio. Ieri il presidente Muraro e i 12 assessori provinciali hanno nuovamente aperto il cantiere ai giornalisti, dopo il sopralluogo effettuato lo scorso agosto, per presentare lo stato di avanzamento dei lavori.

“La cittadella del Sant’Artemio nasce con l’obiettivo di raggruppare gli uffici provinciali, facilitare l’accesso ai servizi, garantire economie e risparmio energetico. Un complesso a servizio della gente con strutture di interesse e spazi per i cittadini, a pochi passi dal Parco della Storga, area di tutela ambientale con la risorgiva più grande d' Europa che si estende su 58 ettari (che sommati all’ambito della nuova sede fanno 67 ettari) di terreno: un Hyde Park della città” ha ribadito Leonardo Muraro ricordando che quello attuato è un restauro conservativo, progettato nelle linee di indirizzo dell'architetto trevigiano Toni Follina, appoggiato e condiviso dalla Sovrintendenza.

Le strutture esistenti sono state recuperate rispettando, infatti, i vincoli architettonici e storici; passerelle in acciaio e vetro sospese al primo livello fuori terra saranno realizzate per fare da collegamento tra i vari settori dell'Ente. Il Sant'Artemio comprenderà in totale 21 blocchi, tra edifici originari e costruzioni più recenti come un grande auditorium, un teatro, una chiesa dedicata a San Giovanni di Dio, un ristorante, due bar e un museo della Storia della Psichiatria.

Oltre agli uffici è prevista sin da subito l’attivazione di un asilo nido per i figli dei dipendenti, ma aperto anche al pubblico, con una capacità di accesso da parte dell’utenza esterna di circa 20 unità. La Provincia nel suo progetto di recupero ha tenuto conto dell’ecocompatibilità per rispettare gli impegni assunti dall’Italia al protocollo di Kyoto nel 1997.

In particolare si sono adottate tecniche e impianti per ridurre le emissioni inquinanti, per risparmiare combustibili fossili, con la riduzione dei costi di manutenzione e di esercizio, nonché di auto-produrre in modo autonomo energia proveniente dal sole grazie a un impianto fotovoltaico della potenza di circa 200 KW, che produrrà circa 250.000 kwh anno.

Gli edifici saranno dotati di impianti “dimerizzati” per ridurre i consumi di energia elettrica e di energia termica nel caso di condizioni atmosferiche favorevoli. Alla fine dei lavori verrà effettuata la certificazione energetica degli edifici in ristrutturazione e ampliamento. L’obiettivo è di certificare la struttura in classe “B”.

Per accedere alla sede della Provincia sono state previste opere per circa 8 milioni di euro per la realizzazione di 2 sottopassi: uno veicolare e ciclopedonale verso via Ghirlanda e uno solo pedonale in via Ospedale provinciale. Inoltre è già stata realizzata una bretella di collegamento alla Sp 92 con arrivo in corrispondenza del vasto parcheggio pubblico presente all’esterno della sede provinciale.

Mentre per raggiungere il Sant’Artemio con i mezzi pubblici sono stati effettuati incontri specifici con l’azienda trasporti di Treviso per il prolungamento del percorso del numero 7. Inoltre, nell’area esterna al S. Artemio è stata realizzata una stazione autobus con a fianco un punto di scambio biciclette del progetto “Bike Sharing”. Nei prossimi anni verrà attivata anche la metropolitano di superficie, che avrà una fermata in corrispondenza di via Ospedale provinciale.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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