Marianna Cendron, concessi altri quattro mesi per risolvere il giallo della scomparsa
Il gip ha respinto l'archiviazione del caso della giovane di Paese sparita nel febbraio 2013
| Isabella Loschi |
TREVISO - Proseguiranno le indagini sulla scomparsa di Marianna Cendron, la giovane di Paese scomparsa nel nulla il 27 febbraio 2013, a 18 anni, dopo aver terminato il suo turno di lavoro come cuoca, al golf club di Salvarosa, a Castelfranco.
Questa la decisione del Gip di Treviso che ha respinto la richiesta di archiviazione chiesta dalla Procura, concedendo ulteriori quattro mesi di indagini per tentare di risolvere il mistero di Marianna. Gli avvocati dell’Associazione Penelope hanno chiesto, ottenendo risposta favorevole, che vengano risentiti dagli inquirenti i principali protagonisti di questa vicenda, avvolta nel mistero.
"La prosecuzione delle indagini sul caso di Marianna Cendron è una bella notizia” - dichiara Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, commentando la decisione del Gip. “È doveroso andare avanti per scoprire la verità". La decisione del Gip, secondo Zanoni, "premia la tenacia dell'Associazione Penelope e dei loro avvocati: è bene che ci sia un supplemento di indagini, anche perché nel corso degli interrogatori della persona che ospitava Marianna e del fidanzato sono emerse diverse contraddizioni. Del resto - conclude - sembra impossibile che nell'era della tecnologia, dei cellulari tracciati praticamente 24 ore su 24, una persona possa svanire nel nulla senza il minimo indizio”.