MEDUNA, SPUNTA UN CADAVERE DAL LIVENZA
Macabra scoperta nel tardo pomeriggio di mercoledì: l'uomo si chiamava Giorgio Sgorlon, di Pordenone
MEDUNA DI LIVENZA – E' stato rinvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì, un cadavere lungo il fiume Livenza. Le operazioni si sono concluse verso le 21. Sul posto i Carabinieri di Motta, i Vigili del Fuoco di Motta con il nucleo sommozzatori di Venezia che hanno ripescato la salma dopo un'operazione piuttosto complicata.
Il medico legale è giunto verso le 19. Presenti anche il sindaco Marica Fantuz e il vicesindaco Vincenzo Michielin per sincerarsi dell’accaduto.
L'uomo si chiamava Giorgio Sgorlon, 74 anni, era originario di Pasiano di Pordenone, ma aveva la residenza a Padova. La scomparsa era stata denunciata dal fratello il 9 maggio, subito dopo un violento diverbio tra i due.
Il cadavere è stato notato da un residente mentre stava tagliando l'erba: la salma era completamente saponificata. Subito è stato chiamato un agente della Polizia locale, che ha dato l'allarme.
Ancora vestito, l'uomo aveva con se la carta di identità, anche se irriconoscibile. Con pazienza i Carabinieri hanno ricomposto il documento per risalire al'identità dell'uomo. La salma sembra non avesse segni di violenza: l'autopsia stabilirà l'esatta causa del decesso. Gli inquirenti non escludono alcuna pista.