Meloni dagli alpini lancia ipotesi della leva volontaria
A Udine sfilano in 80 mila, tolleranza zero su violenza donne
| Ansa |
UDINE - Indossa un cappello alpino da generale, con la penna bianca, mentre dal palco d'onore assiste alla sfilata "una delle rappresentazioni più straordinarie di cosa sia l'amore di Patria". Lei è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l'occasione invece è l'adunata nazionale degli alpini, oggi a Udine. In 80 mila, secondo le stime dell'Ana, da tutta Italia e anche dall'estero, nonostante la pioggia incessante, si susseguono in parata lungo le vie del centro per tutta la giornata. La premier arriva al mattino presto per testimoniare la sua vicinanza alla "famiglia" delle penne nere, perché dopo la mamma, dice, vengono loro. A chi l'avvicina, per chiederle quale sia il suo pensiero sulla leva, risponde: "Sicuramente è un tema che si può affrontare come ipotesi volontaria, alternativa al servizio civile". Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, presente per l'adunata e dopo un saluto alla partigiana Paola Del Din, 99 anni, medaglia d'oro al valore militare, riflette sull'ipotesi della leva preferendo l'idea di una "mini naja di 40 giorni", sempre su base volontaria: i "colleghi in Senato" a breve presenteranno un ddl in merito, anticipa. Di piccola leva o "o servizio civile obbligatorio" parla anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Il titolare della Difesa, Guido Crosetto, raggiunge la tribuna dopo aver scortato il labaro dell'Ana in sfilata con il presidente nazionale dell'associazione Sebastiano Favero.
"Qui si radunano centinaia di migliaia di persone che hanno in comune non soltanto il cappello alpino, ma quello che il cappello rappresenta: la volontà di donarsi agli altri e di servire il Paese", osserva il ministro. Ad aprire la sfilata è uno striscione con il motto della manifestazione "Alpini, la più bella famiglia". Poco dopo segue quello della Commissione pari opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia "Per il rispetto e contro la violenza sulle donne". A sottolineare il patto siglato tra Commissione e Ana e a scongiurare episodi come quelli denunciati a Rimini un anno fa, quando alcune donne riferirono di essere state molestate durante l'adunata. In questi giorni sul municipio di Udine campeggia lo striscione "tolleranza zero", affisso di concerto con l'Associazione nazionale alpini. "Questa adunata è andata molto bene e voglio ribadire con forza che sporcare il nome degli alpini vuol dire sporcare il nome dell'Italia", afferma il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Anche il piano sicurezza, fanno sapere dalla Prefettura, ha funzionato, per gestire una città che l'Ana ha stimato venisse invasa da circa 100 mila persone al giorno durante il raduno iniziato giovedì e che non ha registrato defezioni.
Continua a leggere su OggiTreviso