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14 ottobre 2024

Vittorio Veneto

Merica... Merica...

L'emigrazione veneta in America Latina

| Michele Bastanzetti |

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| Michele Bastanzetti |

Merica... Merica...

VITTORIO VENETO - Previsti grandi eventi in Brasile nel 2025 per il 150° anniversario della immigrazione italiana. Si è scelto il 1875, per il computo, perché corrisponde al primo massiccio arrivo di veneti, in buona parte trevisani, assieme a lombardi e friulani. In realtà i nostri connazionali cominciarono ad affluire a gruppi minori in America Latina appena dopo la epopea risorgimentale. In Brasile già da tempo si celebra la “Giornata dell’immigrato italiano” il 21 febbraio, in ricordo di quel giorno del 1874 quando 386 italiani con le loro famiglie giunsero a bordo del vapore Sofia. Solo fra il 1875 e il 1900 circa un milione di veneti, quasi uno su cinque, lasciò la nostra regione per non morir di fame. I primi decenni furono molto duri per quella poverissima gente che spesso per pagarsi il viaggio dovette contrarre debiti che poi saprà onorare.

Anni di lacrime amare, non senza rimpianti e rimorsi, sopportando condizioni da servi della gleba in un ambiente sconosciuto ed ostile. Ma la loro incredibile capacità di sopportazione, intraprendenza, voglia di vivere e riscattarsi, sostenute da una scala di valori che li distingueranno in positivo (fatta qualche eccezione) in ogni parte del mondo, li resero autentici forgiatori della cultura e della economia di vari paesi latinoamericani. In quei lontani anni più di un milione e mezzo di connazionali arrivarono in Brasile. Oggi dopo sei generazioni vi risiede il più numeroso gruppo d’ascendanza italica al mondo, contando oltre 32 milioni di persone; un’altra Italia a 9000 km di distanza. Vittorio Veneto alla fine degli anni novanta s’è gemellata con Sao Caetano do Sul (San Paolo) fondata da emigranti vittoriesi nel 1878 e con Criciuma (Santa Caterina) anch’essa cresciuta coi nostri braccianti. Questo gemellaggio, sviluppatosi con entusiasmo anche grazie alle conoscenze profuse dal Prof. Meo Zilio, è andato poi scemando in quanto a pratica e interesse. Ora, con la Sindaca che ha una storia familiare di emigrazione di cui va giustamente fiera, questa pagina potrebbe riprendere la attenzione che merita. Dovrebbe, visto anche il massiccio fenomeno immigratorio che sta interessando l’Italia e l’Europa tutta. Con queste parole il Sindaco Scottà presentava nel 2000 la mostra sulla immigrazione richiamata in foto: abbiamo voluto questa mostra perché “…possa conquistare rispetto per tutta la gente in cammino sulle strade del mondo in cerca di pane e lavoro”.


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Michele Bastanzetti

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