E’ vicino alla risoluzione il mistero dell’artista della Via Crucis che dipinge in tuta bianca e mascherina anti gas tele raffiguranti il Cristo sofferente. I quadri che ritraggono le immagini della tradizionale Via Crucis, realizzati durante la Quaresima 2008 in 14 luoghi diversi tra Vittorio Veneto e Conegliano, saranno esposti domenica 16 marzo alle ore 17.30 nel parcheggio interno del Collegio Vescovile Dante Alighieri, alla presenza dell'autore e con l'intervento musicale di Stefano Maroelli. “Questa è l'unica possibilità per guardare le immagini - fanno sapere gli organizzatori - Non è una provocazione e non è nemmeno un'opera dissacrante. E' un percorso artistico, una lettura in chiave contemporanea del cammino del Cristo verso la morte”. Le ultime due tele dipinte dall’artista, la 12esima e la 13esima, raffiguranti Gesù che muore in croce e Gesù deposto dalla croce, risalgono a qualche giorno fa.

Si tratta dunque di un'opera in quattordici tempi: ogni quadro raffigura una "stazione" e acquista un senso simbolico solo in rapporto al contesto urbano in cui è realizzato, dando una chiave di lettura contemporanea del percorso di Cristo sofferente verso il Golgota. Intento dell’artista e del suo staff è quello di trasmettere un messaggio forte: chi è oggi Gesù, chi viene condannato a morte, perché cade tre volte schiacciato, qual è il peso che lo opprime. Pochi si sono fermati a guardare le immagini per cercare di capire, dicono gli organizzatori. Ma all’appello manca ancora una tela, quella che dovrebbe ritrarre la quattordicesima stazione della Via Crucis.

c.a.