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27 gennaio 2025

Cronaca

Trento, bambino di 9 anni intossicato con formaggio a latte crudo

Il lotto è stato ritirato dal commercio

| Isabella Loschi |

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ambulanza

TRENTO – Un nuovo caso di intossicazione da latte crudo nel formaggio in Trentino. Un bambino di 9 anni è rimasto intossicato a causa di un'infezione intestinale provocata dal consumo di un formaggio tipico locale prodotto con latte non pastorizzato. A dare l’allarme, come riportano i quotidiano locali, è stato il Dipartimento di Prevenzione dell’Apss (Azienda provinciale per i servizi sanitari) di Trento, che ha avviato un'indagine epidemiologica risalendo al lotto del formaggio coinvolto. Il prodotto è stato immediatamente ritirato dal commercio, per garantire la sicurezza dei consumatori. Il formaggio in questione è un tipico prodotto trentino a latte crudo, ovvero un formaggio che non ha subito trattamenti termici come la bollitura o la pastorizzazione. Secondo gli esperti del Dipartimento di Prevenzione, questi formaggi possono contenere germi patogeni pericolosi per la salute, specialmente per alcune categorie vulnerabili della popolazione, come i bambini di età inferiore ai 10 anni, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario indebolito.

La vicenda rievoca un altro episodio simile accaduto lo scorso novembre, quando una bambina di un anno di Cortina d'Ampezzo era rimasta intossicata dopo aver mangiato un altro formaggio trentino a latte crudo, contaminato da escherichia coli. In quel caso, le indagini hanno portato le Procure di Belluno e di Trento ad aprire un fascicolo per fare chiarezza sulle cause della contaminazione e sulle eventuali responsabilità. Le raccomandazioni delle autorità sanitarie Le autorità sanitarie, infatti, ribadiscono l'importanza di una particolare attenzione nella scelta dei formaggi, soprattutto per i più giovani e per le categorie vulnerabili. In particolare, si invita alla massima prudenza nell'acquisto e nel consumo di prodotti freschi a latte crudo, senza un'adeguata informazione sulla loro origine e sulle modalità di produzione. La prudenza è fondamentale anche per evitare rischi legati a contaminazioni non visibili, ma che possono causare infezioni gravi. Il Dipartimento di Prevenzione di Trento ha sottolineato come il ritiro immediato del lotto coinvolto sia una misura precauzionale per evitare che altri consumatori possano entrare in contatto con il prodotto contaminato.

 


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