A MOGLIANO NIENTE 'BELLA CIAO'
Il sindaco vieta la canzone partigiana, ma chi vuole può andare a cantarla in Cansiglio
| Laura Tuveri |
Mogliano - Niente «Bella ciao» per il 25 aprile. Così ha deciso il sindaco di Mogliano, Giovanni Azzolini che preferisce che la banda canti la canzone del Piave. Va su tutte le furie il presidente della sezione locale dell’Anpi, associazione partigiani, Maurizio Beggio, che sottolinea: "é giusto che si suoni anche 'Bella ciao' che è una canzone di tutti".
"Bella ciao non è politica, è di tutti, la canta anche mia figlia". Intanto per chi volesse cantare a squarciagola Bella ciao e ribadire i valori partigiani e della Costituzione domenica prossima si può ritrovare sulle alture del Cansiglio. Intanto sabato 24, il presidente dell’anpi di Treviso, Umberto Lorenzoni, sarà a Maserada a parlare a scuola ai ragazzi delle media.
Ci sono, infatti, ancora amministrazioni comunali, che credono in certi valori. Sempre secondo la Tribuna, secondo il primo cittadino la parata non deve essere contaminata da canzoni partigiane: "La Banda - afferma - deve eseguire brani istituzionali e Bella Ciao non è certo riconosciuta negli inni nazionali. Il Piave invece è fiume sacro alla patria. E poi siamo a Mogliano, da qui è partita la terza armata che ha riconquistato l’Italia, sempre in segno di libertà".
Secondo Azzolini, rieletto con il forte appoggio del Carroccio, per celebrare la liberazione dal fascismo, durante la seconda guerra mondiale, può andare benissimo anche una canzone che celebra la vittoria nella prima guerra mondiale.