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01 settembre 2024

Treviso

E' morto il direttore del Ceis di Treviso Daniele Corbetta, aveva solo 56 anni

Trovato privo di vita nella sua casa di Carbonera

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Daniele Corbetta

CARBONERA - E’ mancato a soli 56 anni Daniele Corbetta, direttore del Ceis di Treviso, dopo essere stato presidente per oltre dieci anni. Corbetta è stato trovato privo di vita, il giorno di Pasqua, all’interno della sua abitazione a Carbonera, dove viveva da solo. Ancora ignote le cause della sua morte. A trovarlo senza vita i vigili del fuoco, intervenuti per aprire la porta di casa, dopo che, da alcuni giorni, i familiari non avevano sue notizie.

Originario di Besana in Brianza, Daniele Corbetta è arrivato al Ceis nel 1993, vivendo al fianco di Don Antonio Viale la fase nascente della cooperativa voluta dai genitori di ragazzi con tossicodipendenze per creare un luogo di cura e riabilitazione per i propri figli. Dopo diversi anni prima come operatore nella fase dell’accoglienza del Progetto Uomo, poi come referente dei progetti di prevenzione sulle tossicodipendenze nelle scuole, dal 1998 è stato membro del consiglio di amministrazione del Ceis. Nel 2001 ha iniziato a lavorare assieme a Don Bruno Caverzan con la Caritas Tarvisina per creare progettualità nel campo della salute mentale a partire dai centri aggregativi Liberamente.

Nel 2007 è diventato presidente del Ceis fino allo scorso anno quando ha ceduto il timone a Luca Sartorato continuando a ricoprire l’incarico di direttore. Sotto la sua guida il Ceis è arrivato ad avere più di sessanta dipendenti, gestire 72 posti letto tra i diversi servizi per persone con dipendenze, vari progetti per la promozione della salute mentale coordinati dall’Ulss, una casa alloggio a Preganziol e una casa alloggio estensiva a Cessalto.

“Questa notizia ci coglie impreparati e ci getta nello sconforto - fa sapere il consiglio d’amministrazione - Oltre al dolore sentiamo il bisogno di fare emergere tutta la nostra gratitudine per una persona che ha dedicato la sua vita al Ceis. Daniele è stato un punto di riferimento lavorativo e personale non solo per i soci e per i volontari, ma anche per chiunque avesse a che fare con questa realtà. Ha dedicato la sua vita e le sue energie alla cooperativa agendo sempre con passione, dedizione e facendo emergere i suoi valori profondi. Sentiamo forte la responsabilità di portare avanti quanto costruito assieme in questi anni: una cooperativa forte, sana, riconosciuta, capace di far lavorare molti giovani e soprattutto di stare vicino alle persone spesso lasciate ai margini della società”.

 


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Isabella Loschi

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