Movida violenta a Jesolo, Aja, parte civile contro i criminali
Check point e droni per aumentare sicurezza
JESOLO - "Siamo estremamente preoccupati per gli episodi di violenza, sempre più frequenti, che si stanno verificando in città. Chiediamo con forza una maggiore attenzione da parte di chi si occupa di ordine pubblico. E siamo disposti a costituirci parte civile contro quanti ledono il nostro buon nome".
Lo ha affermato Alberto Maschio, presidente dell'Associazione Albergatori di Jesolo (Venezia) intervenendo sulla escalation di violenza nella cittadina balneare, con due accoltellamenti in pochi giorni. L'associazione sollecita interventi anche per il "peso" economico che Jesolo ha, forte dei suoi 5,5 milioni di presenze, quasi 370 hotel, migliaia di lavoratori e un importante gettito fiscale. Aja ha anche deciso di avanzare una serie di proposte concrete.
"Servono check point agli ingressi della città - spiega Maschio - attraverso i quali, a campione, potere fermare e controllare le auto in ingresso, ma anche lettori delle targhe, guardie giurate sui bus, utilizzo di droni, allontanamento dalle strutture ricettive per malfattori e facinorosi. Chi non rispetta le regole non può trovare ospitalità".