Movimento 9 dicembre: dai presidi alla condanna dell'Italia per i suicidi di Stato
"Denunceremo l'Italia alla Corte europea", il presidente Muraro: "pronto a sostenervi"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Dai presidi di protesta sulle strade contro lo Stato e la classe dirigente, all'incontro in Provincia con richiesta di sostegno al presidente Leonardo Muraro.
Alcuni esponenti del presidi della Marca del Movimento 9 dicembre (di essere chiamati Forconi non ne vogliono sapere), hanno illustrato questa mattina, al Sant'Artemio, le ragioni della denuncia contro lo Stato che presenteranno alla Corte di giustizia europea. «L'obiettivo - spiega Roberto Cavasin, portavoce del presidio Feltrina nord - è di ottenere indennizzi a sostegno delle famiglie di imprenditori o lavoratori che si sono tolti la vita, schiacciati dalle tasse e dalla troppa burocrazia. Crediamo sia doveroso che lo Stato paghi innanzitutto i danni che ha provocato a chi è rimasto senza un parente, vittima della crisi, e per aver fatto fallire imprese e fabbriche a causa dell'eccessiva pressione fiscale».
Gli attivisti del Moviemento 9 dicembre hanno ottenuto il pieno appoggio del presidente Muraro che ha garantito la sua collaborazione visti i molti punti d'incontro: «Le istanze presentate dai presidi sono condivise da gran parte degli amministratori locali. Credo siano richieste giuste che dimostrano il malessere di tanti imprenditori e di tante famiglie di un Paese che ha una pressione fiscale elevatissima e una burocrazia spaventosa», dichiara Muraro.
L'appuntamento tra i portavoce del Moviemento 9 dicembre e il presidente della Provincia, Muraro, è tra una decina di giorni per fare il punto sul documento da presentare per l'azione legale contro lo Stato.