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05 febbraio 2025

Treviso

MURARO "VOTA" MARONI COME NUOVO CAPO DELLA LEGA

E la ricandidatura di Bossi? "Gli anni passano per tutti".

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

MURARO

TREVISO – A Muraro l'idea che sia di nuovo Bossi il segretario della Lega non piace per nulla. E non fa niente per nasconderlo. In terra trevigiana la ricandidatura del capo al congresso federale di fine giugno, nonostante lo scandalo dei rimborsi elettorali che nelle ultime settimane ha travolto lui e la sua famiglia, fa arricciare nasi più che strappare applausi.

“Apprezzo e ho la massima stima verso chi ha creato e guidato il movimento – mette le mani avanti il numero uno della Provincia – ma gli anni passano per tutti e, sentendo anche quello che chiedono i nostri militanti, serve un rinnovamento della segreteria politica”.

Un rinnovamento che ha già un nome e un cognome. “Roberto Maroni – scandisce Muraro – ha fatto un gran lavoro e adesso è arrivato il momento di cambiare”.

E Luca Zaia? “Ha già un impegno complesso e difficile in Regione – precisa il suo successore al Sant'Artemio – improbabile sovrapporre i ruoli di governatore e quello di segretario”.

Discorso molto più aperto se si parla del post-Gobbo per quanto riguarda la guida del Carroccio in Veneto. Muraro non “vota” Flavio Tosi, ma non esulta nemmeno per la recente ipotesi che vorrebbe in rampa di lancio il trevigiano Gianpaolo Dozzo, attualmente capogruppo padano alla Camera. “Vedremo cosa deciderà il congresso”, taglia corto il presidente.

Ma cosa farà lo stesso Muraro? Il “difensore delle Province” punterebbe, una volta conclusa l'esperienza del Sant'Artemio, a uno scranno da parlamentare. Questa, però, è una storia ancora da scrivere.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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