Negozi aperti a Natale e Capodanno, è polemica in Veneto
VENEZIA - I sindacati veneti del commercio scrivono al presidente della Regione, Zaia, e al patriarca di Venezia, Moraglia, chiedendo un loro intervento per far si' che le grandi catene di distribuzione rivedano la decisione (già assunta) di tenere aperti anche quest'anno i negozi nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.
"La 'campagna' è già iniziata - scrivono nella lettera i segretari regionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltcus, i quali hanno indirizzato la missiva anche al presidente dell'Anci, Pavanello - ed alcune catene della distribuzione e centri commerciali hanno comunicato l'intenzione di restare aperti nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, con buona pace dei dipendenti (che saranno chiamati a lavorare) e del senso etico e religioso di quelle festività, su cui qualcuno sa ben speculare con le crociate ideologiche, salvo porsi il problema del rispetto stesso delle feste".
Il sindacato intende così "sensibilizzare tutte le pubbliche amministrazioni perché intervengano anche attraverso una moral suasion o con specifici provvedimenti avverso la decisione delle catene che hanno preannunciato l'apertura in occasione di queste festività". Questo ritenendo che ciò rappresenti "una vera e propria barbarie contro la dignità delle persone, che già con le aperture domenicali fanno fatica a conciliare la loro vita lavorativa con quella affettiva e familiare. Non è certo un bel segnale per l'insieme della società veneta e soprattutto per le nuove generazioni che il consumo diventi il centro della vita delle persone e che valori fondanti, a partire da quelli di poter vivere le feste natalizie con i propri cari, possano essere cancellati in nome del profitto".