No alla guerra: Asolo come Milano sostiene la Repubblica di Artsakh
Ieri sera in consiglio comunale anche il console onorario della Repubblica di Armenia a Venezia, Gagik Sarukanian
FOTO il console onorario della Repubblica di Armenia a Venezia, Gagik Sarukanian e Valentina Karakhanian fondatrice dell'Unione dei talenti armeni in Italia
ASOLO - Come può quello che, di fatto, è un piccolo gesto essere significativo? Eppure, il gesto del Consiglio comunale di Asolo di esprimere la propria vicinanza e sostegno alla Repubblica di Artsakh (Nagoro Karabakh) è stata molto apprezzata: il console onorario della Repubblica di Armenia a Venezia, Gagik Sarukanian, presente ieri in consiglio comunale, ha proposto di ampliare l'iniziativa, invitando il comune di Asolo a chiedere formalmente allo Stato Italiano a sostenere l'autodeterminazione di questa piccola enclave del Nagorno Karabakh, nel sud-ovest dell'Azerbaigian, tra la maggioranza etnica armena del Nagorno Karabakh, sostenuta dalla Repubblica Armena, e la Repubblica dell'Azerbaigian. "Un conflitto che si può risolvere solo per via diplomatica" ha detto l'ambasciatore "con il sostegno pubblico di altre autorità. L'appoggio di un governo amico come è l'Italia, ci incoraggia nella nostra battaglia."
"Sono piccole scintille di speranza che si accendono" ha detto Valentina Karakhanian, ricercatrice presso l'Archivio segreto Vaticano e fondatrice dell'Unione dei talenti armeni in Italia, anche lei ieri in Consiglio ad Asolo "ieri Milano, oggi il comune di Cerrchiara ed Asolo: grazie! Stiamo rivivendo in questi giorni i racconti dei nostri nonni: mai lo avremmo pensato." Ha continuato la studiosa: "L'Italia è un modello di integrazione, ripudia la guerra e con gesti come quello di stasera, invita a riconoscere i fatti e dire sì alla verità storica."
Apprezzata da tutti i consiglieri comunali l'iniziativa, ad eccezione di Nico Basso, che è stato una voce fuori dal coro, definendo l'iniziativa "lodevole, ma non altrettanto sicuro che l'amministrazione abbia la stessa solerzia verso altri popoli che chiedono in questo momento l'autodeterminazione, come la Catalogna."
Sentito invece il ricordo del vicesindaco Franco Dalla Rosa del viaggio in Armenia con l'architetto Armen Gurekian, persona che molto ha dato alla comunità asolana: l'occasione era una mostra organizzata dal dipartimento di urbanistica nella capitale armena dedicata al nonno Leon Gurekian. Da quel viaggio è nato il gemellaggio. "Una piccola regione senza risorse e senza voce. Tutti, a partire dalla Turchia, cercano di sopprimerla: per questo dobbiamo riconoscerla. Spesso dimentichiamo che la libertà di un popolo è fondamentale per tutti gli altri popoli."
"Approviamo molto volentieri" ha detto Edoardo Bernini "si parla di vicinanza, data dalla comune fede e radici, ma è molto di più: oggi iniziamo un cammino e anche se un comune non ha competenze nel diritto estero, può pungolare: val la pena di farlo e far sentire la nostra voce."