Residenti contro i profughi, Zaia:"Questa è una dichiarazione di guerra"
"Situazione intollerabile, stanno africanizzando il Veneto", residenti bloccano il cibo per i profughi. Sabato arriva Salvini
| Isabella Loschi |
QUINTO - Momenti di alta tensione questa mattina in via Legnago a Treviso a Quinto di Treviso, davanti alle due palazzine dove da ieri sono stati portati 101 profughi. Da ieri sera le famiglie che abitano nei due condomini sono radunate nel giardino di fronte al complesso residenziale ex Guaraldo per protestare contro i profughi.
Dopo l’incendio avvenuto la scorsa notte, quando alcuni residenti hanno dato fuoco a mobili, materassi, tv, indumenti e generi di prima necessità destinati ai profughi, questa mattina sono arrivati ad un faccia e faccia con le forze dell’ordine per bloccare i pasti in consegna ai migranti.
“Marrosu portali a casa tu”, l'enorme striscione esposto all’ingresso di una delle due palazzine. Mentre i residenti hanno allestito le tende nel giardino del complesso, annunciando che le iniziative di protesta continueranno ad oltranza fino a che i profughi non saranno allontanati, sul posto è arrivato anche il governatore Luca Zaia che ha visitato personalmente gli ambienti in cui alloggiano i profughi.
"Va chiuso urgentemente questo presidio e gli immigrati devono andarsene. Mettere un centinaio di persone immigrate che non sanno nulla del Veneto e noi non sappiamo chi sono, in un condominio accanto a famiglie con bambini piccoli vuol dire non avere assolutamente cognizione di cosa significa. Stiamo africanizzando il Veneto. Noi facciamo una guerra ghandiana ma non indietreggiamo di un centimetro. In uno stabile in cui ci sono famiglie, se ne arrivano ancora sarà peggio. Cercherò di contattare il prefetto e anche Renzi perché gli voglio parlare”.
In via Legnago è arrivato anche un responsabile dell'Ulss per un sopralluogo per verificare vi fossero i requisiti igienico sanitari per l'ospitalità. "Penso - ha spiegato Zaia - che i sindaci siano messi nelle condizioni di produrre delle ordinanze se i dati andassero nella direzione della inagibilità dei luoghi. Con il sovraffollamento se fossi un sindaco farei un'ordinanza di sgombero. I sindaci sono eletti dal popolo e i prefetti non mi risulta si siano mai candidati. Qui comandiamo noi. I veneti scelgono i loro amministratori e i loro sindaci".
Sul caso è intervenuto anche il segretario della Lega Matteo Salvini: "Solidarietà alle famiglie di Quinto di Treviso. Quello che sta accadendo è intollerabile, via il prefetto se non in grado di gestire. Questi immigrati devono andar via. Sia chiaro però: noi non avalliamo alcun tipo di violenza". Così il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini che sabato sarà a Quinto per un sopralluogo sulla situazione. Nella stessa giornata Salvini visiterà anche i luoghi in Veneto colpiti dal recente tornado.