Commissario al Cesana, il caso finisce in Senato
Bisinella presenta interrogazione: "La vicenda va chiarita"
VITTORIO VENETO – «Ho presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell'Interno sul caso della mala gestione dell’istituto Cesana Malanotti di Vittorio Veneto: ci sono diversi aspetti della vicenda che vanno chiariti». Lo comunica la senatrice di “Fare!” Patrizia Bisinella.
«L’interrogativo che sorge spontaneo, a me come a credo qualsiasi cittadino di Vittorio Veneto, è perché il commissariamento dell’ente da parte della Regione Veneto sia avvenuto a pochi giorni dal rinnovo naturale del consiglio di amministrazione – afferma Bisinella -. Perché si è aspettato così tanto per farlo se, come comunicato dallo stesso assessore regionale nella nota in cui annunciava il commissariamento, la situazione di cattiva gestione dell’ente era nota da anni? Nella mia interrogazione al ministro sottolineo come il Comune di Vittorio Veneto abbia deciso di presentare due ricorsi al Tar sul caso in questione. Col primo l’amministrazione comunale vuole andare contro ad una recente delibera del cda dell’ente con cui si vuole cambiare lo statuto, stabilendo che la nomina dei membri dello stesso cda non spetti più esclusivamente al sindaco di Vittorio Veneto, come sempre avvenuto, ma anche al Comune di San Vendemiano e al direttore generale dell’Ulss 7, guarda caso espressione della stessa parte politica di chi finora ha sempre gestito così malamente l'istituto e che evidentemente cerca di garantirsi continuità. Col secondo vuole opporsi al commissariamento. Strana la coincidenza temporale dell'iniziativa dell'assessore regionale leghista: queste cose avvengono proprio ora che, dopo tanti anni di guida della Lega a Vittorio Veneto, c’è un sindaco espressione del Partito Democratico? Ora il commissario si presenti in consiglio comunale a spiegare realmente che cos’è successo all’interno dell’ente in questi anni e in capo a chi sono le responsabilità. Il commissariamento deve finire presto, il bene va restituito il prima possibile alla Città di Vittorio Veneto che ha il diritto di gestire un ente nato a beneficio degli stessi cittadini vittoriesi».