IL DEBITO C'E'
L'assessore Caldart ammette che esiste un debito del Comune di Vittorio Veneto
Vittorio Veneto - Forse il fatto più rilevante emerso dalla discussione su il bilancio nel consiglio comunale di venerdì 27 marzo sta nell’ammissione da parte dell’assessore Caldart che esiste un debito del Comune di Vittorio Veneto.
Fatto di particolare importanza, ci dice il consigliere Tonon, visto che l’assessore Caldart aveva sempre sostenuto che il Comune non aveva debiti.
Non coincidono però le cifre date dalla Caldart con quelle esposte in aula dal Partito Democratico. Concordi sul debito iniziale (anno 1999) di poco inferiore ai 19 milioni di euro, per il PD il debito attuale è di quasi 33 milioni di euro mentre per l’assessore (calcolando anche l’incremento previsto nel 2009) è di 25 milioni.
Per l’opposizione si tratta di un dato poco credibile quello dato dalla rappresentante della Amministrazione visto che il debito del comune nel 2006 era già di 27 milioni di euro e che le cifre esposte in aula dal consigliere Napol sono state fornite direttamente dagli uffici comunali.
A questo debito va aggiunto quello contratto con le banche per i derivati che attualmente è di poco superiore ai 12 milioni. Tutto questo a fronte di un aumento del capitale del Comune di soli 4 milioni di euro (era di 84 milioni nel 1999 ed è di 88 milioni attualmente)