Il ghetto perde (altri) pezzi
Nuovi cedimenti nella struttura seicentesca
VITTORIO VENETO - Il ghetto ebraico di Vittorio Veneto continua a perdere pezzi. Porzioni di tetto si sono staccate nei giorni scorsi, in seguito alle piogge che hanno colpito la città. La segnalazione è stata postata sulla pagina Facebook “Ghetto ebraico Vittorio Veneto”, dove i cittadini continuano a portare avanti la causa di quella struttura seicentesca che è stata lasciata nel più totale degrado.
Il luogo, bene storico protetto dalla Soprintendenza, è di proprietà di un privato ma da anni è abbandonato e versa in situazioni disastrose. Non solo: gli ultimi cedimenti strutturali (rottura delle capriate lignee, cedimento del tetto e del solaio) rischiano di compromettere la sicurezza delle case limitrofe. E a tal proposito Alberto Zanon, architetto che si occupa del progetto dell’ex ghetto, a gennaio aveva dichiarato che il luogo “tra giugno e luglio sarà messo in sicurezza”. Siamo ad agosto, e nulla è stato fatto.
Qualcuno, per il Ghetto, si sta dando da fare: a cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica è da anni l’architetto Mario Da Re. Ora, anche il Circolo di ricerche storiche di Vittorio Veneto si è mossa, lanciando la candidatura del ghetto al Fai. Sul sito www.luoghidelcuore.it, è possibile firmare la causa, che ora conta 1300 voti.