ALLEVATORE LASCIA MORIRE DI FAME QUATTROMILA CONIGLI
Sei mesi di carcere e multa salata
Godega di Sant'Urbano - Sei mesi di carcere per l’allevatore di Levada reo di aver ucciso numerosi animali: aveva lasciato lentamente morire di fame 4.000 conigli.
La condanna è stata motivata con maltrattamento e uccisione di animali.
Lo ha reso noto la Lega antivivisezione (LAV) che in precedenza aveva reso noto il caso.
Alla sbarra il coneglianese Armando Da Ros; sul luogo, un allevamento di Levada, indagarono i NAS di Treviso.
L’uomo dovrà risarcire l’azienda che gli aveva affidato gli animali all’ingrasso, l'Agricola Marche di Ancona, con 32mila euro; multa di mille euro per il danno morale nei confronti della LAV.
Sia l’azienda che la Lega Antivivisezione erano parti civili durante il processo.
I fatti risalgono all’estate del 2007 a Pianzano: i Carabinieri segnalarono le condizioni dell'allevamento, con i conigli vivi costretti a rimanere per giorni vicino ai conogli morti e mummificati.
Il Da Ros si è difeso, affermando che all'epoca, facendo un altro lavoro e non riusciva, essendo lontano, a seguire con costanza l'allevamento.
Il quale secondo lui aveva una capienza di al massimo seimila animali al posto dei novemila presenti. I responsabili, secondo l'uomo, sarebbero stati altri, ma il giudice è stato di parere diverso.
Ieri in Tribunale a Conegliano l'audizione: la sentenza è stata emessa dal giudice Angelo Mascolo.
Da Ros potrà godere della sospensione della pena solo se verserà alle parti civili quanto stabilito entro il 30 settembre (4.600 euro le spese legali). Si attende ora l'appello.