MORIAGO DELLA BATTAGLIA – L’Arpav ha rilevato valori di diossina nell’aria superiori a quelli normali nella zona dove c’è stato l’incendio della Vidori. Tra il 18 ed il 19 agosto scorsi, nell’ambito dell’attività di monitoraggio, sono stati eseguiti tre campionamenti nell’aria. Uno vicino alla chiesa parrocchiale di Mosnigo e due, il primo nel pomeriggio del 18 ed il secondo la mattina del 19, al parco pubblico di via Papa Giovanni XXIII.

Ed appunto si sono rilevati valori superiori rispetto al normale. “Il campione prelevato vicino alla chiesa parrocchiale – viene spiegato in un comunicato dall’Arpav - pari a 1,82 pg/Nm3 espresso come sommatorie I-TEQ, è risultato di 2 ordini di grandezza superiori alle normali condizioni ambientali (0,01-0,07 pg/m3); nei due campioni  relativi al parco di via Papa Giovanni XXIII i risultati sono 0,84 pg/Nm3 per il campione del 18 agosto, sceso a 0,14 pg/Nm3 per il campione del 19 agosto, valori circa 10 volte superiori al valore ambientale per il primo e 2-3 volte per il secondo”.

A titolo esemplificativo l’Arpav fa il paragone con altri due incendi di vaste proporzioni avvenuti in passato in provincia, quella della De Longhi a Treviso e della Ceccato Recycling di Castelfranco. “Il caso studio più emblematico nella provincia di Treviso è riferito all’evento incidentale del 2007 presso lo stabilimento “De Longhi” – prosegue la nota -. Il confronto tra i dati di monitoraggio rilevati durante la fase di massima espansione dell’incendio De Longhi ha evidenziato valori di concentrazione molto elevati (fino a 300 pg/m3), 200 volte superiori ai valori peggiori rilevati in occasione dell’incendio di Vidor.

I valori riscontrati sono paragonabili ad eventi similari quali, da ultimo nella nostra provincia, l’incendio della Ceccato Recycling di Castelfranco Veneto (valore massimo raggiunto 3,18 pg/Nm3)”.