MINACCE A ZANONI: "AVANTI TUTTA SENZA FARCI INTIMIDIRE"
Italia dei Valori presa di mira. Devastata anche al sede regionale. Maschera e Zanoni: "Continueremo a denunciare l'illegalità"
| Laura Tuveri |
Treviso - Non è la prima volta che Andrea Zanoni riceve pesanti minacce personali, pervenutegli attraverso varie modalità. Il suo impegno ventennale di attivista in difesa dell’ambiente e contro la caccia (da circa 8 anni è presidente di Paeseambiente e della Lac del Veneto, Lega abolizione caccia) lo hanno reso protagonista di molte denuncie contro palesi illegalità.
Lo scorso settembre gli era stato inviato un proiettile in busta che venne intercettata al centro smistamento dell’aeroporto di Tessera, altre volte gli erano giunte a casa delle telefonate in cui gli era stato anche detto “la tua vita vale meno di una cartuccia”. Questa volta pesanti minacce, a lui e alla sua famiglia, sono giunte in piena campagna elettorale per le regionali visto che Zanoni è il capolista dell’Italia dei Valori.
Zanoni dice di averci fato il “callo”, di non essere affatto intimorito e che continuerà a denunciare il deturpamento del territorio (cave, discariche ecc…), gli sprechi della politica e le violazioni delle leggi sulla caccia. Un passaggio della lettera che gli è stata recapitata lo scorso 10 marzo dice: “Stai esagerando con le tue prese di posizione. Datti una calmata o avrai notizie che ti lasceranno il segno per il resto della vita. Inutile dirti che da come ti muoverai capiremo se hai recepito il mes”.
Anche altri atti intimidatori giunti al partito fondato da Di Pietro. La notte fra il 15 e il 16 marzo, la sede regionale dell’Italia dei Valori, a Mestre, per la terza volta in circa un anno, è stata messa a soqquadro. Nulla è stato portato via, ma è stato rovistato fra i faldoni che contengono anche dati sensibili.
“Quando, in campagna elettorale, ci si sposta dal confronto dialettico al reato, ecco che diviene irrinunciabile far conoscere questi tristi episodi all’opinione pubblica, per dissolvere il clima pesante che qualcuno sta cercando di creare” ha detto Gianluca Maschera, coordinatore provinciale IdV di Treviso che stamani ha parlato anche a nome del coordinatore veneto dell’IdV Gennaro Marotta che aveva sempre preferito soprassedere per evitare strumentalizzazioni e per evitare di mettersi sul piano di altre forze politiche che sono sempre pronte a ricorrere alla stampa per molto meno.
Ma gravità dei due episodi, soprattutto le minacce ad un candidato, hanno indotto i vertici del partito a denunciare pubblicamente, dopo naturalmente aver sporto denuncia alla Digos di Venezia e di Treviso. “Evidentemente stiamo pestato i piedi a qualcuno. Ci hanno definito rivoluzionali. Se dichiarare le speculazioni o denunciare ciò che non va in questo Paese è da rivoluzionari poi qualcuno prende sul serio queste affermazioni e possono accadere problemi di questo tipo.
Noi andiamo avanti forti del sostegno dei nostri elettori. Ora – ha detto Maschera - è il momento di alzare la voce. Stiamo facendo una politica di denuncia seria contro chi governa la Regione senza piegarci a nessuna logica e questo ci sta dando soddisfazioni e sono certo che l’elettorato continuerà a premiarci, come siamo altrettanto certi di creare problemi a chi governa questa provincia come fosse una proprietà privata.
Non ci fermiamo e le nostre denuncie saranno sempre più forti”. Da parte sua Zanoni conferma: “Andremo avanti senza farci intimidire. E’ stato un tentativo per creare fastidi, farci perdere tempo, per distoglierci dalla campagna eleoorale. La cosa più spiacevole sono le preoccupazioni dei miei famigliari per questo ero molto restio a rendere la cosa di pubblico dominio, proprio per l’esposizione che riceve chi subisce questo genere di intimidazioni, ma è anche giusto che la gente sappia.
Ora è bene accantonare questo spiacevole episodio e andare avanti come se nulla fosse successo. Dobbiamo pensare ai bisogni dei cittadini che hanno perso il lavoro o che rischiano di perderlo, al fatto che viviomo in un ambiente sempre più inquinato, che c’è il forte rischio di trovarci con una centrale nucleare sotto casa.
E’ l’ultima settimana di campagna elettorale dobbiamo stare fra la gente e spiegare loro il nostro programma e soprattutto denunciare le cose che la Regione non ha fatto per esempio il Piano cave, il piano per il risanamento dell’aria, il piano energetico, il Piano dei rifiuti e proprio per questo determinate lobby avanzano proposte di realizzare inceneritori al di la di una seria programmazione che dovrebbe invece puntare all’obiettivo rifiuti zero attraverso il porta a porta esteso ovunque e la creazione di centri di riciclo rifiuti come quello di Vedelago”.