24/11/2024molto nuvoloso

25/11/2024nuvoloso

26/11/2024pioggia debole

24 novembre 2024

Castelfranco

Elezioni regionali: l'incontro di Arturo Lorenzoni con Castelfranco

Il candidato del centro-sinistra alla presidenza della Regione Veneto ha incontrato i cittadini di Castelfranco. A suo fianco, il candidato sindaco Sebastiano Sartoretto

| Leonardo Sernagiotto |

immagine dell'autore

| Leonardo Sernagiotto |

Elezioni regionali: l'incontro di Arturo Lorenzoni con Castelfranco

CASTELFRANCO - Si è tenuto ieri sera, presso l’Aula magna della scuola media Giorgione, il partecipato incontro tra la cittadinanza e Arturo Lorenzoni, il candidato alla presidenza della Regione Veneto per la lista di centro-sinistra “Il Veneto che vogliamo”, affiancato per l’occasione da Sebastiano Sartoretto, candidato sindaco per Castelfranco, e da tre candidati castellani al consiglio regionale: Claudio Beltramello (Partito Democratico), Lucia Celi (Il Veneto che vogliamo), Giovanni Colombo (Europa Verde).

Primo a prendere la parola, Arturo Lorenzoni, ingegnere, classe 1966, docente di Economia dell’energia ed ex-vicesindaco di Padova, ha puntato dritto su un punto: il Veneto si sta sempre più isolando in Europa, nonostante una certa propaganda affermi il contrario. Ad esempio, il Veneto è tra le regioni italiane che registrano l’indice più alto di emigrazione tra i giovani dai 18 ai 30 anni. Per Lorenzoni è dunque necessario che la nostra regione torni ad essere attrattiva, attraverso un dialogo costruttivo col territorio, puntando inoltre sull’innovazione e sulla sostenibilità ambientale, oltre che impegnarsi per una sanità interamente pubblica e per il potenziamento dei trasporti.



Sebastiano Sartoretto ha incentrato il suo intervento sulle problematiche che la cosiddetta “filiera” leghista (regione, provincia e comune a guida Lega) ha provocato a Castelfranco: dal depotenziamento dell’ospedale alla cancellazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, Castelfranco ha perso sempre più importanza nello scacchiere regionale, cosa che non è capitato ad altre cittadine della medesima grandezza, come Cittadella, Montebelluna e soprattutto Conegliano, giudicato il «feudo personale di Luca Zaia».

Gli interventi dei tre candidati al consiglio regionale si sono concentrati soprattutto sul tema socio-sanitario: se Claudio Beltramello ha raccontato nel dettaglio il vero motivo dell’efficienza del “modello Veneto” durante i momenti più critici della pandemia, che ha funzionato nonostante il tentativo di Zaia di emulare la sanità lombarda sulla strada della privatizzazione, Giovanni Colombo ha evidenziato i pesanti tagli subiti – soprattutto da Castelfranco – nel settore psichiatrico. Lucia Celi ha concluso ricordando l’importanza del supporto alle fasce più deboli della popolazione (specialmente le donne) nel mondo del lavoro.

 


| modificato il:

foto dell'autore

Leonardo Sernagiotto

SEGUIMI SU:

Leggi altre notizie di Castelfranco
Leggi altre notizie di Castelfranco

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×