Covid, la tecnologia usata al centro commerciale Conè: "Termocamere all'ingresso, così vediamo se uno ha la febbre"
Il direttore Cerato: "Dopo il secondo check, invitiamo la persona ad uscire e a contattare il suo medico curante"
CONEGLIANO - Riaprire in sicurezza. Da giorni non si parla d’altro: le polemiche riguardano anche e soprattutto i protocolli da imporre agli esercenti. L’attenzione si è concentrata soprattutto su bar, ristoranti e palestre, le attività più colpite dalle chiusure e dalle limitazioni.
Anche i centri commerciali, però, sono ancora costretti ad abbassare le serrande durante il weekend. Il Conè, però, da quasi un anno si avvale di una particolare tecnologia: “All’altezza degli accessi ci sono delle termocamere – spiega Alessandro Cerato, direttore del centro commerciale di via San Giuseppe -. In questo modo vediamo, in tempo reale, se qualcuno ha la febbre. In tal caso, dopo il secondo check, invitiamo la persona ad uscire e a contattare il suo medico curante”.
“Abbiamo investito tanto – continua Cerato -, ma dobbiamo ancora tenere chiuso il centro il sabato e la domenica”. Non sono mai stati segnalati, invece, positivi conclamati all’interno del centro commerciale. Le chiusure forzate e le limitazioni hanno inevitabilmente influito sui bilanci del Conè: “Quest’anno abbiamo avuto il 30-40% di introiti in meno rispetto al 2019”.