Conegliano: troppo alcool, arriva l'ordinanza contro il degrado e gli eccessi della movida
“Il fenomeno dell’abuso di sostanze alcoliche assume proporzioni rilevanti". L'ordinanza in vigore fino al 31 ottobre
CONEGLIANO - Il commissario straordinario Antonello Roccoberton ha firmato un’ordinanza contro il degrado e gli eccessi della movida.
“Il fenomeno dell’abuso di sostanze alcoliche assume proporzioni rilevanti, specialmente in determinati orari serali/notturni e zone del centro cittadino, o comunque negli spazi pubblici, dove si registra una maggiore concentrazione di persone, anche minorenni, che, a causa del consumo di alcol, ingenerano episodi e comportamenti aggressivi, creando turbativa all’ordine pubblico ed alla sicurezza urbana, favorendo altresì fenomeni di degrado urbano derivanti dall’abbandono al suolo di bottiglie di vetro, lattine ed altri tipi di contenitori”, si legge nel documento. L’aumento degli interventi delle forze dell’ordine ha già dato risultati positivi: con l’ordinanza, però, arriva un ulteriore giro di vite.
“Le ripetute segnalazioni e gli esposti dei cittadini richiedono sempre più spesso l’intervento della Polizia Locale e delle altre Forze di Polizia, al fine di poter fruire liberamente degli spazi urbani, evitando che si crei un clima di insicurezza tale da limitare la libera circolazione delle persone e garantendo quindi la convivenza civile”, recita ancora l’ordinanza.
E’ quindi vietato bivaccare “in tutto il centro abitato ed in particolare di sedersi nel porticato del Duomo di Conegliano, Loggia del Municipio, Scalinata degli Alpini, Corte delle Rose, piazzale Fratelli Zoppas e Gallerie Dalla Zentil e Centraffari”. Tutti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande dovranno chiudere “dalle 1 alle 5, fatti salvi provvedimenti più restrittivi correlati all’emergenza sanitaria per Covid-19”. Vietato, inoltre, bere alcolici “al di fuori delle aree pertinenziali dei pubblici esercizi regolarmente autorizzati”, e “detenere o utilizzare strumenti idonei all’imbrattamento di immobili e arredo urbano”. I trasgressori rischiano multe fino a 500 euro.