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25 dicembre 2024

Nord-Est

Sudan: imprenditore italiano in prigione da 48 giorni

Accusato di frode per una fornitura, appello della famiglia

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Sudan: imprenditore italiano in prigione da 48 giorni

VENEZIA - Un imprenditore veneziano di 46 anni è chiuso in una prigione da 48 giorni a Khartoum, capitale del Sudan, accusato di frode.

Un appello per la sua liberazione è stato lanciato dalla famiglia attraverso le pagine de Il Gazzettino di oggi. Il padre dell'uomo sostiene in particolare, che si tratterebbe di un sequestro a scopo di estorsione.

Secondo quanto riferito, l'uomo - di cui è riportato solo il nome, Marco - gestisce l'impresa di famiglia che opera nel Paese africano da almeno 25 anni nel ramo dei trasformatori elettrici.

Avrebbe concluso da poco un contratto, che però il cliente avrebbe revocato per una non conformità dei prodotti. Recatosi in Sudan, l'uomo avrebbe notato alcune irregolarità negli accertamenti sui trasformatori, svolti da un'azienda concorrente, venendo denunciato per frode e arrestato una prima volta.

Liberato dietro il pagamento di 400 mila euro, all'aeroporto la polizia lo avrebbe arrestato nuovamente.

Della vicenda è stata interessata l'ambasciata italiana in Sudan, ma la famiglia contesta il fatto che all'imprenditore viene rinviata l'udienza per il ricorso sulla carcerazione.  OT

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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