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01 dicembre 2024

Ciclismo

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Prosecco Cycling, a Valdobbiadene la carica del 1.700

Appassionati da 22 nazioni e tre continenti per celebrare l’evento che anche quest’anno ha coniugato, in grande stile, ciclismo e territorio

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Prosecco Cycling, a Valdobbiadene la carica del 1.700

VALDOBBIADENE - “Go Prosecco Cycling!”. E’ Ken Podziba, l’uomo che fa pedalare New York, a lanciare la carica di buon mattino. La Prosecco Cycling riparte, anche se in realtà non si è mai fermata. In 1700 hanno partecipato alla passerella tra le colline dell’Unesco. Un mondo in bicicletta, con 22 nazioni e tre continenti rappresentati. Un evento a tutto tondo, in cui la bicicletta, lontana da ogni esasperato agonismo, diventa volano per la promozione del territorio, vetrina per la promozione dei prodotti tipici, uno sguardo non distratto su panorami che ogni volta sembrano diversi.

“Usiamo le gambe, ma usiamo anche gli occhi”, incita l’ex pro’ Marco Saligari alla partenza in Piazza Marconi a Valdobbiadene (Treviso). E il mitico Claudio “El Diablo” Chiappucci rilancia: “Ne faccio poche, ma a questa non si può mancare: qui siamo davvero tutti campioni”. Se lo dice il re della Milano-Sanremo 1991 e l’uomo della leggendaria fuga di 200 chilometri del Sestriere al Tour de France, c’è da crederci.
In prima fila anche Giancarlo Moretti Polegato, il presidente di Villa Sandi, accompagnato dalla moglie Augusta e dal figlio Leonardo: “Siamo a 18 edizioni, ma sembra sempre la prima volta. Prosecco Cycling è un’emozione che si rinnova ogni anno”.

Pronti, via. Prosecco Cycling è un brindisi che non finisce più. E’ il Tricolore disegnato in cielo dal triplano della Jonathan Collection. E’ coriandoli e palloncini. E’ una Piazza Marconi tirata a lucido, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luciano Fregonese, che ha completato la prima parte dei lavori di riqualificazione dell’area giusto in tempo per lasciare spazio ai ciclisti. E’ una colonna sonora che parte dal “Nessun dorma” di Luciano Pavarotti e arriva a “Volare” di Domenico Modugno, passando per “Il bandito e il campione” di Francesco De Gregori.
E’ la partnership con il TD Five Boro Bike Tour, la corsa dei 32 mila che per un giorno all’anno invade strade e ponti della Grande Mela, rappresentata a Valdobbiadene da Podziba, presidente e CEO di Bike New York. E’ bandiere e lingue da mezzo mondo.
Tutti insieme ma senza fretta, verrebbe da dire. Perché alla Prosecco Cycling, dove - pensate - sono apprezzate anche le bici a pedalata assistita, la lentezza non è una debolezza, ma una virtù. Chiedere, per conferma, ai ciclisti che in cima al Muro di Ca’ del Poggio si sono fermati, piede a terra, per onorare il classico ristoro con Prosecco e scampi (ne sono stati serviti 75 kg). A dispetto del richiamo del cronometro e delle classifiche, pochissimi sono quelli che hanno tirato dritto.

Nel gruppo, mai troppo veloce, festa doppia per 12 atleti, nove uomini e tre donne: Thomas Bonesso (G.C. Mogliano, Junior), Matteo Monai (Spezzotto Test Team, Senior 1), Alessandro Bianchin (Spezzotto Bike Team, Senior 2), Giacomo Rigato (Gs Tombelle, Veterani 1), Davide Ferrari (Argon 18 Hicari Stemax, Veterani 2), Fiorenzo Bignami (Asd America Sport, Gentleman 1), Loreno Bizzaro (Gentleman 2), Gabriele Webber (Gc Rotalser-Rotaliano, Super Gentleman 1), Giulio Carlin (UC Limana, Super Gentleman 2); Giorgia Bandini (Bombardier Squadra Corse, Women 1), Alessia Quaglio (Mtbmania, Women 2), Nicoletta Magro (Gs Praseccobiesse, Women 3). Sono loro i vincitori di categoria della particolare sfida basata sul tempo di percorrenza di tre salite cronometrate (Ca’ del Poggio, via dei Colli e Collalto) che i partecipanti alla Prosecco Cycling hanno incontrato lungo i 100,4 km di un percorso parzialmente rinnovato, con 1600 metri di dislivello, che ha attraversato 13 dei 15 Comuni della Docg. Con il suo agonismo divertente e mai banale, Prosecco Cycling è anche l’esaltazione del perfetto spirito di squadra. Il Team Armistizio Zerolite si è imposto nella speciale classifica a squadre che ha premiato la squadra capace di piazzare sul traguardo più atleti nell’arco di 30”: ben 49 gli atleti della formazione padovana arrivati in gruppo. Alle loro spalle, nell’ordine, il Team Cani e Porci (31) e Mtb Mania (27). Spezzotto Bike Team si è aggiudicato la classifica “Fun Team”, riservata alle squadre più veloci che sono riuscite a piazzare sul traguardo almeno cinque ciclisti nell’arco di 30”. La società trevigiana, giunta sulla linea d’arrivo in 2h46’05” (tempo del quinto classificato del team), ha conquistato il gradino più alto del podio con Alessandro Baroni, Matteo Monai, Jefferson De Freitas, Mattia Cionfoli e Loris Bergamo. Argento per l’Uc Limana (2h48’52”), bronzo per il Team DNA Casteo (2h50’00”). Al Gruppo Ciclistico Arcade, infine, la classifica 4.10, che ha premiato, con la maglia nera, la squadra più lenta sulle tre salite cronometrate. Il riconoscimento è stato consegnato da Serena Malabrocca, nipote del grande Luigi Malabrocca, la maglia nera per eccellenza, “il primo degli ultimi”.

Uno a cui la Prosecco Cycling sarebbe piaciuta tantissimo, “anche se – come ha sottolineato la nipote – con 138 vittorie da dilettante e 16 da professionista, il talento non gli mancava. Quando arrivava ultimo, lo faceva per scelta, quasi una vocazione”. Nel gruppo, senza particolare fretta, anche Fabian Alexis London Vanegas, quarantenne colombiano di Guatape, premiato come atleta proveniente da più lontano. Una domenica indimenticabile per lui, così come per Veronica Vitale e Ilaria Piazza, amiche di Cernusco sul Naviglio (Milano), arrivate sul traguardo buone ultime - a circa 6 ore dal via - dopo essere state coinvolte in una caduta. In Piazza Marconi hanno trovato ad attenderle una grande torta, l’abbraccio di Chiappucci, Saligari e Podziba e tanti applausi. Perché alla Prosecco Cycling, e non è un modo di dire, sono tutti davvero vincitori. E chi arriva ultimo, lo è anche un po’ di più. Conclusa la corsa, appuntamento a Villa dei Cedri, dove i ciclisti, a proposito da valorizzazione dei prodotti del territorio, sono stati accolti dal Tiramisù Taste Event, un momento di assoluta dolcezza dedicato al dessert trevigiano per eccellenza, accompagnato dall’immancabile bicchiere di Prosecco Docg. L’ultimo brindisi di una domenica da ricordare, anche grazie all'impegno di circa 300 volontari che hanno garantito ordine e sicurezza sulle strade. Applausi. E appuntamento al 2022, quando la Prosecco Cycling sarà anticipata dal “World Cycling Monuments Meeting”, che vedrà seduti allo stesso tavolo, a ragionare di sostenibilità ambientale, i più grandi organizzatori di eventi ciclistici del pianeta.

 



Gianandrea Rorato

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