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03 dicembre 2024

Nord-Est

Nuove scoperte archeologiche a Bibione

Tre settimane di scavi nella villa marittima del Mutteron dei Frati a cura delle Università di Ratisbona e di Padova

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Nuove scoperte archeologiche a Bibione

SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO – L’Istituto di Archeologia dell’Università di Ratisbona, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, ha concluso una prima campagna di scavi durata dal 21 marzo all´8 aprile 2022 presso un’area di circa 40 m2 aperta a lato di un settore già parzialmente visibile della villa di epoca romana inserita all’interno dell’oasi naturalistica della Valgrande, nel territorio di Bibione (VE).

Le indagini, realizzate anche grazie al sostegno e alla disponibilità dei proprietari e dell’affittuario della tenuta Valgrande, su concessione del Ministero della Cultura in stretto accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Venezia e per le Province di Belluno, Padova e Treviso, hanno restituito nuovi risultati soprattutto riguardo al periodo tardoantico, epoca in cui l’impianto residenziale non solo continuò ad essere abitato ma fu pure ingrandito.

Il team italo-tedesco, sotto la guida del prof. Dirk Steuernagel, ha individuato nuovi ambienti pertinenti al primo impianto della villa, databile agli inizi del I secolo d.C., e ad un ampliamento di epoca tardoantica.

Si tratta di un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione dell’area naturalistica di Bibione, come sottolineano le parole di Elena Zuppichin (Assessore Cultura e Politiche Comunitarie – San Michele al Tagliamento): “L’Amministrazione Comunale si complimenta con tutti i soggetti coinvolti, nella convinzione che questo progetto rappresenti una importante occasione non solo per conoscere e approfondire la storia di una parte del nostro territorio ancora poco visibile, ma anche per conservare e per promuovere un patrimonio culturale prezioso, in grado di dare lustro all’intera comunità e di incentivare percorsi di promozione turistico-culturali sostenibili, di avvicinamento all’antichità e al fascino delle scoperte archeologiche”.

 



Gianandrea Rorato

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