Gran Bretagna più calda dei Caraibi, Francia e Spagna bruciano
Nel Regno Unito è allarme rosso, è previsto il record assoluto dei 40 gradi. Massima allerta anche in Francia. Brucia anche la Spagna, tregua per il Portogallo
MONDO - Sarà più calda dei Caraibi oggi la Gran Bretagna, mentre le temperature record previste in Francia continuano ad alimentare gli incendi. E' allerta rossa per la Francia occidentale, ma anche per la Gran Bretagna dove il Met office ha diramato un ''allarme rosso'' per temperature che potrebbero mettere a rischio la vita. E' la prima volta che accade, come per la prima volta in assoluto nella storia della Gran Bretagna il termometro potrebbe toccare i 40 gradi centigradi nel sud oggi e domani. La temperatura più alta mai raggiunta nel Regno Unito è stata di 38,7 gradi centigradi nel 2019 a Cambridge. Il Met Office ha previsto che oggi Londra potrebbe vedere picchi di 38 gradi centigradi. Il che significa, fa notare Sky News, che la capitale britannica sarà più calda di Nassau alle Bahamas (32°C), Kingston in Giamaica (33°C), Malaga in Spagna (28°C), Atene in Grecia (35°C), Albufeira in Portogallo (28°C) e Dakhla, nel Sahara occidentale.
Le compagnie ferroviarie britanniche consigliano di viaggiare solo se necessario, portando con sé acqua e ventilatori da viaggio. In Francia, 15 dipartimenti sono stati messi in stato di massima allerta dai meteorologi per la previsione di temperature estreme, compresa la Gironda nel sud-ovest. Qui sono stati distrutti 13mila ettari e 16.200 turisti sono stati costretti a evacuare, come hanno riferito i vigili del fuoco. La situazione peggiore è a 40 chilometri da Bordeaux, dove i vigili del fuoco non riescono a domare un incendio che divampa da giorni e che è alimentato da forti venti. Migliaia le persone che sono state evacuate oggi, a causa di temperature che hanno superato i 40 gradi centigradi in alcune regioni francesi. Nella foresta delle Landes, nella regione sud-occidentale dell'Aquitania, le temperature sarebbero superiori ai 42 gradi centigradi, secondo il meteorologo Olivier Proust. Anche la Bretagna potrebbe registrare temperature fino a 40 gradi centigradi secondo gli esperti, un record per la regione. In Spagna le autorità hanno segnalato circa 20 incendi che ancora non sono sotto controllo in diverse parti del paese, dal sud alla Galizia, nell'estremo nord-ovest. Qui le fiamme hanno distrutto circa 4.500 ettari di terreno.
L'ultima vittima degli incendi in Spagna è un vigile del fuoco, morto ieri sera per le ustioni riportate mentre cercava di domare le fiamme nella provincia di Zamore nel nord-ovest del Paese. Lo ha affermato il governo regionale. Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha espresso le sue ''condoglianze e affetto'' alla famiglia e ai colleghi della vittima dicendo su Twitter che ''non ci sono parole per ringraziare coloro che combattono gli incendi senza sosta e per il loro immenso lavoro''. Oggi Sanchez sarà nella regione orientale dell'Estremadura, duramente colpita dagli incendi che divampano da giorni. Intanto i vigili del fuoco sono riusciti a domare un incendio scoppiato venerdì nella catena montuosa di Mijas e che ha devastato duemila ettari di boschi e cespugli nella regione meridionale dell'Andalusia, ha affermato il leader regionale Juan Manuel Moreno. Tremila persone sono state evacuate a causa delle fiamme, ma circa duemila hanno potuto ora fare ritorno a casa. Caldo record e allerta massima per gli incendi anche in Portogallo, dove si sono toccati i 47 gradi centigradi, un record per il mese di luglio. Le temperature sono ora in leggero calo e un solo grande incendio continua a bruciare nel nord del Paese. In Portogallo gli incendi hanno ucciso due persone, ferito circa 60 e distrutto tra i 12mila e i 15mila ettari di terreno. Anche nei Paesi Bassi si prevedono temperature anomale ed eccessivamente alte. Per domani i meteorologi prevedono che il termometro tocchi i 38 gradi centigradi in alcune zone. Proprio per le previsioni di caldo estremo gli organizzatori di una marcia di quattro giorni nei Paesi Bassi hanno deciso di annullare l'evento di massa che avrebbe avuto inizio domani.