TREVISO - Successo per la 32esima edizione di Suoni di Marca, il festival dell’estate trevigiana, concluso sabato, con i Bengala Fire. Un ritorno sulle Mura con un centinaio di appuntamenti musicali per tutti i gusti e tutte le età sparsi per 15 serate all’insegna della musica dal vivo e dell’intrattenimento. Due settimane dedicate a tutti, che hanno portato circa 5mila persone a serata sulle mura cittadine, giunte al culmine di un paio di mesi di lavoro “fisico” e poco più di un anno di progettazione ma per Paolo Gatto, ideatore e direttore artistico del festival, la soddisfazione supera la fatica.

“Per noi è stata una ripartenza, accolta calorosamente sera dopo sera dal pubblico con un’affluenza costante se non in crescita. La soddisfazione di essere tornati ad offrire un momento di socialità adatto a tutte le generazioni, dopo questi ultimi due anni così difficili. Siamo riusciti a restituire la nostra “città nella città” sulle Mura, grazie anche all’aiuto del numeroso team di volontari che continua con passione a offrire il suo contributo per la riuscita del festival”.

Dal pop al rock, dal cantautorato al reggae, passando per il rap, lo ska e il jazz, la musica è e resta il cuore di Suoni di Marca. Una cornice storica che si accende al ritmo di generi musicali sempre diversi, in tante serate caratterizzate da un tema ben specifico. Perché “ciò che si vede e si ascolta” al festival è frutto di un’attenta programmazione artistica volta a proporre il meglio della musica italiana e internazionale ma soprattutto a valorizzare la ricca scena locale, garantendo un dialogo costante col territorio.