Emergenza abbandoni di gatti, aumentano i casi nella Marca
L'associazione di volontariato: “Abbiamo bisogno di volontari”
| Angelo Giordano |
VILLORBA - Il telefono dell’associazione Gatti Vagabondi di Villorba non smette di suonare da maggio, i ritrovamenti di cuccioli e gatti adulti quest’estate hanno raggiunto vette mai viste. I volontari sono allo stremo, impegnati quotidianamente ad intervenire in ogni angolo della provincia e a sostenere il gattile di via Boccaccio.
Un’associazione nata nel 2009 e che in questi 12 anni ha aiutato oltre mille gatti. Al momento in rifugio sono presenti circa un centinaio di gatti e diversi altri si trovano in stallo a casa delle volontarie. “Siamo allo stremo-ha dichiarato l’associazione- abbiamo bisogno di persone amanti degli animali e che possono dedicare anche solo qualche ora per aiutarli. L'impegno dei volontari è estremamente prezioso per qualsiasi associazione, chiunque può farlo. Basta avere anche poco tempo a disposizione. In cambio i nostri Vagabondi daranno tanto amore e silenziosa, ma spesso manifesta, riconoscenza”.
Un impegno quello richiesto che viene incontro alle esigenze della persona che decide di diventare volontario. “ Tra le attività che si possono fare c’è la pulizia del nostro rifugio,circondati dai nostri ospiti che allieteranno l’attività, la possibilità di partecipare alle raccolte alimentari o ai mercatini in cui vendiamo alcuni gadget creati da noi per poter far fronte alle spese mediche e alimentari ”. Un’associazione che non ha mai voltato le spalle nemmeno ai casi più gravi come quella di mamma Porzia recuperata con i suoi piccoli a Villorba. “La gatta era semi paralizzata-ha raccontato l’associazione-probabilmente a causa di un forte trauma alla colonna vertebrale.
Abbiamo fatto un consulto con un neurologo e un neurochirurgo , fortunatamente la risonanza magnetica ha evidenziato il fatto che tramite un’operazione Porzia poteva ricominciare a camminare. Grazie al sostegno economico di tutti coloro che seguono le nostre attività siamo riusciti a procedere e Porzia oggi cammina”. Altro caso che sembrava essere senza speranza è stato quello del piccolo Moser. “E’ stato trovato da un ciclista nella zona di Asolo,era nato da pochissimi giorni pesava 75 grammi.
Il signore che l’ha trovato prima di contattare noi aveva provato con altri, gli era stato risposto di lasciare che la natura facesse il suo corso. Noi non ce l'abbiamo fatta a rispondere così, sapevamo che non sarebbe stato facile, ma non ce la siamo sentiti di lasciare al suo destino questa creaturina. Oggi Moser ha trovato casa e vive felice con la sua famiglia, gli abbiamo voluto dare il nome del famoso ciclista”.
Per avere maggiori informazioni per l’attività di volontariato contattare il numero 3240516659.