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24 dicembre 2024

Treviso

Da casa delle mafie a comunità, inaugurato oggi l'Acero Rosso

Si tratta di un appartamento, a Postioma, confiscato ad un soggetto affiliato ad una organizzazione criminale di stampo mafioso e assegnato al Comune di Paese.

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Acero Rosso

PAESE - Da “casa delle mafie” a comunità per disabili. Si tratta di un appartamento che si trova in via monsignor Riboldi, a Postioma. Acquistato con denaro illecito proveniente da traffici illegali, riconducibili ad una soggetto condannato per affiliazione ad una organizzazione di stampo mafioso, era stato confiscato e, nel 2018, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata aveva proceduto ad assegnare l'immobile al Comune di Paese. Oggi quella casa, ribattezzata "Acero Rosso" si trasforma in un Progetto pilota, il primo nella Marca e tra i pochissimi già avviati in Italia, destinato a funzioni di utilità sociale di social - housing con particolare riferimento alla disabilità e al “Dopo di noi” "Mettiamo a disposizione - dice il sindaco di Paese Katia Uberti - uno spazio che fino ad alcuni anni fa rappresentava il malaffare e che si trasforma invece in qualche cosa di concreto che dimostra ai cittadini che le istituzioni possono far fruttare quanto viene sottratto alle mafie e metterlo a disposizione della collettività.

 

"Acero Rosso" rappresenta un messaggio di autorevolezza e di presenza dello Stato sul territorio e un passo importante compiuto dal Comune di Paese per venire incontro ai bisogni della sua gente, soprattutto al mondo della disabilità a cui questa Amministrazione vuole adesso dedicare uno spazio che sia vero esempio di inclusione". "Acero Rosso", che è stata presentato nel corso di un incontro pubblico che si è svolto stamani nel Centro civico di Postioma e che ha visto come partecipanti l'associazione Libera, l'associazione "Non Voglio la Luna" e i servizi sociali del comune di Paese, si propone insomma l'autonomia delle persone con disabilità intellettiva o relazionale: la casa, infatti, sarà abitata da alcuni giovani disabili, coadiuvati dai volontari della cooperativa "Fare Futuro".  OT

 


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Ingrid Feltrin Jefwa

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