“Questa ciclabile non è un parcheggio”, protesta degli amici della bicicletta Fiab Treviso
Ciclabile umana in viale D'Alviano per chiedere "più sicurezza per i ciclisti e strade a 30 all'ora"
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Questa ciclabile non è un parcheggio”. Manifestazione di protesta della Fiab Treviso, Federazione italiana amici della bicicletta, che ieri, pomeriggio, lungo viale D’Alviano a Treviso, ha dato vita a una “ciclabile umana” per chiedere “più sicurezza per i ciclisti, strade scolastiche, una città con strade a 30 chilometri orari e a misura di ciclista ed altri utenti vulnerabili della strada, e per sensibilizzare la cittadinanza sulla necessità di praticare altre forme di mobilità più sostenibile e sicura”.
L’iniziativa “ciclabile umana” si è svolta a Treviso e nello stesso giorno in altre città italiane, da Milano a Napoli, da Bologna a Cagliari. Il tratto di strada, tra porta Santi Quaranta e varco Caccianiga, “occupato” dalle biciclette lungo la ciclabili è stato scelto perché troppo spesso la ciclabile è occupata dalle auto in sosta selvaggia o dai genitori che parcheggiano per accompagnare i figli a scuola.